Siglando una partnership con SoftBank, attuale proprietaria dell'inglese ARM, Foxconn entrerà in prima persona nel mercato dei SoC dedicati all’Internet of Things, come riporta la testata giapponese Nikkei Asia Review: “The move highlights the ongoing efforts by the world's largest contract electronics maker to build more key components and tap into new technologies for future growth faced with weakening global demand for smartphones”.

 

 

Con il mercato di Smartphone e Tablet in contrazione, e il mercato dell’IoT in rapida ascesa, Foxconn non vuole perdere l’occasione di ritagliarsi un ruolo da protagonista. Quello dell’IoT, infatti, può essere considerato un mercato ancora vergine, senza aziende o prodotti di riferimento, e quindi potenzialmente più remunerativo (E' molto più difficile e costoso inserirsi in un mercato ormai consolidato come quello degli Smartphone)

Foxconn, il più grande assemblatore e produttore per conto terzi di dispositivi elettronici ed informatici (Ha tra i suoi clienti anche Apple), potrebbe quindi godere di un enorme vantaggio sui diretti concorrenti se entrasse in prima persona in questo mercato, avvantaggiandosi delle proprie economie di scala. Per far questo Foxconn aprirà un centro di R&D a Shenzhen, lavorando a stretto contatto con le aziende più brillanti attive nel panorama cinese (La stessa strategia tentò di seguirla Intel, circa due anni fa, ma con scarso successo).