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Come ben saprete, cari lettori, noi di Bits And Chips da sempre siamo disponibili a pubblicare articoli realizzati da aziende che operano in ambito IT (Ad esempio, questo di Check Point), se tali aziende ci permettono di scriverne l’incipit … incipit che però leggeranno solo quando l’articolo sarà online (È l’unica clausola che mettiamo, e che a molte case risulta piuttosto scomoda accettare … piuttosto preferirebbero pagare!). Inoltre, per la pubblicazione di questi articoli non chiediamo alcun compenso, al contrario di altri siti italiani, in quanto li consideriamo alla stregua dei nostri stessi articoli: del materiale informativo e costruttivo su cui poter avviare una discussione proficua.

 

 

Così, oggi torniamo a parlare di Cloud Computing, argomento che manca sulle nostre pagine da qualche mese, e lo facciamo in compagnia di RackOne srl, una giovane azienda italiana  - veneta per la precisione - che opera proprio in questo settore principalmente quale Data Center.

La lettura del pezzo che ci è stato inviato, e che potrete visionare voi stessi nella pagina seguente, ci ha riportato alla mente diverse affermazioni che manager e professionisti ci hanno lasciato in passate interviste, riguardo il mondo della sicurezza, del Cloud Computing e della Privacy. Tamás Miklós, CEO di FinalWire, affermò che molti clienti della casa ungherese preferivano evitare di utilizzare servizi cloud esterni, affidandosi a Server interni all’azienda, raggiungibili solo attraverso una Intranet: “I nostri clienti professionali non vogliono mettere i propri dati sensibili, relativi all'hardware ed al software utilizzato, nelle mani di qualcuno a loro esterno. Il fatto che sempre più informazioni riservate siano trafugate da agenzie che operano su internet, infatti, renderà ancora più cauti i nostri clienti nell'utilizzo dei rapporti di network audit”. Jacques Lamontagne, Director of Product Management di WinZip, si disse invece entusiasta della tecnologia Cloud, in quanto può permettere di fruire di contenuti utili ovunque ci si trovi. Sergio Galindo, CIO di GFI Software, si pone a metà strada tra queste due visioni: “Dal mio punto di vista, esiste un compromesso a cui si può giungere e le compagnie possono trarre notevoli benefici dal Cloud Computing, senza che abbiano da temere che sconosciuti possano osservare i loro dati (o, peggio, impossessarsene). Come si può aiutare il Cloud Computing? Senza stare ad installare ulteriori programmi sulle macchine da ufficio (cosa che comporta spese aggiuntive), una compagnia può utilizzare un servizio Cloud-Based e pagare per quelle funzionalità che realmente le servono. Alcune compagnie potrebbero optare per una soluzione ibrida, mantenendo i propri dati in locale, ma utilizzando un servizio cloud per gestire o mettere in sicurezza i propri server, per esempio. Altre compagnie, ancora, potrebbero non volere mettere nessun proprio dato in un server Cloud, continuando così a mantenere dei server in locale, chiusi al sicuro da qualche parte”.

RackOne offre ai propri clienti quelle soluzioni personalizzate cui fa riferimento Galindo, cercando così di attirare quali clienti tanto le aziende che nel Cloud Computing credono ciecamente (Attraverso servizi concorrenziali), quanto quelle spaventate da un salto di forma mentis epocale anche per coloro che lavorano in ambito informatico nel XXI secolo (Sei padrone dei tuoi dati … ma su un server non tuo!).

 

 

 

RackOne, quindi, deve cercare di garantire quella sicurezza che in molti cercano non solo in forma di backup dei dati, ma anche nella forma di prevenzione di furti dei dati sensibili. Come scrisse Livio Pisciotta di Dell, numerose aziende si trovano in difficoltà a far collidere i desideri dei dipendenti (Lavoro fuori ufficio, magari attraverso un tablet) con le esigenze dell’azienda (Massima sicurezza dei dati sensibili): “Molte aziende faticano ad avere la meglio sulle innumerevoli sfide legate a sicurezza, compatibilità IT e funzionalità di rete. E con una gamma eterogenea di sistemi operativi, software e dispositivi sul mercato, si crea un livello extra di complessità nella gestione e nella sicurezza di dati aziendali su sistemi non di proprietà […] Mentre alcune aziende hanno già introdotto i tablet presso la propria forza lavoro, molte hanno difficoltà a gestire i requisiti IT legati a questo tipo di implementazione. L’aspetto critico è comprendere dove si possano inserire i tablet nell’ambiente aziendale”.

Risulta quindi pienamente visibile a tutti l’arduo compito cui sarà chiamata RackOne, la quale deve fornire una gamma di servizi completi, affidabili e di facile fruizione. Sono queste le tre principali caratteristiche che cerca la clientela Business, e speriamo che la veneta RackOne riesca a garantirle tutte, così che possa crescere fino a diventare protagonista del panorama IT mondiale, e non solo italiano.

 

A proposito di RackOne:

RackOne, il Datacenter 100% italiano, è hosting provider, garantendo servizi professionali di altissimo livello a prezzi davvero competitivi. Le nostre soluzioni di Server Cloud assicurano tutti i vantaggi di un server rack dedicato contemporaneamente a tutta la flessibilità e la tecnologia che solo la virtualizzazione può offrire.


Sito Ufficiale: www.rackone.it