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I test sul microprocessore vengono effettuati mediante l'impiego di benchmark sintetici e non, per analizzare le prestazioni e raffrontarle a quelle di soluzioni concorrenti. L'impiego di software specifico serve per isolare al massimo tale sottosistema, evitando che i numeri così restituiti siano influenzati da altri comparti (memorie, hard disk, scheda video...)

Dato che abbiamo rinnovato le piattaforme di prova per chipset AMD 990FX vi proponiamo il confronto diretto con un rivale temibile, che è il prodotto di casa Asus basato sullo stesso chipset. Nei test di calcolo a core singolo con l'algoritmo Molecular Dynamics (Science Mark 32) osserviamo valori pressochè identici, segno che non ci sono differenze prestazionali evidenti.

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A valori più bassi corrispondono migliori risultati

Anche il calcolo dell'algoritmo Primordia non evidenzia alcunchè di particolare: entrambi i prodotti completano il test con meno di un secondo di scarto l'uno dall'altro, col leggero vantaggio a favore del prodotto di casa Asus.

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A valori più bassi corrispondono migliori risultati

L'analisi Multicore, che impiega tutte le risorse a disposizione della CPU, permette di evidenziare nuovamente l'assenza di differenze prestazionali: in entrambi i benchmark Cinebench R10 ed R11 entrambe le soluzioni in prova restituiscono valori ravvicinati che, sebbene evidenzino una scaletta prestazionale solo "sulla carta", ad occhio nudo sono praticamente impossibili da individuare.

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Cambiando tipo di benchmark il risultato non si modifica: anche in Fritz Chess Benchmark sono mostrate condizioni decisamente eguali alle precedenti.

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In PovRay 3.7 si individua finalmente qualche lieve differenza: il benchmark viene completato dal prodotto in prova con sei secondi di ritardo rispetto alla soluzione di casa Asus, guadagno a prima vista ininfluente ma che, nelle lunghe sessioni di rendering, può far la differenza.

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A valori più bassi corrispondono migliori risultati

Le operazioni in crittografia dati danno "leggermente" ragione al prodotto di casa Sapphire, che dimostra di avere un pizzico di potenza in più.

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Beneficiamo della presenza di CPU multicore anche in operazioni quotidiane come la gestione degli archivi Zip. Il test, in questo caso, riguarda la compressione ed estrazione di una cartella di riferimento contenente files di vario tipo (documenti di testo, immagini, mp3) e delle dimensioni di 4.5 gigabytes. Registriamo, in entrambi i casi, i tempi in secondi per portare a termine le operazioni.

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A valori più bassi corrispondono migliori risultati

  • Nei test di estrazione rileviamo un leggero vantaggio per il prodotto di casa Asus, che completa l'operazione con quattro secondi in meno rispetto a quello in prova;
  • I tempi di compressione sono nuovamente a favore del prodotto Asus, che impiega quattordici secondi in meno rispetto al concorrente diretto.