Dopo un'iniziale Apple-mania, molte scuole stanno constatando come i terminali della mela mordicchiata non siano proprio i migliori strumenti didattici: sono costosi, non sono modellabili secondo le esigenze ed hanno pochi software utili all'insegnamento. Per questo motivo diversi istituti stanno tornando ai buoni, vecchi PC con Windows per le attività più impegnative, ed all'utilizzo di comuni tablet Android per le attività più leggere.

 

 

Una via di mezzo tra le due, e che sembra stia piacendo ad un sempre maggior numero di insegnanti, prevede l'utilizzo dei Chromebook, notebook dotati di sistema operativo ChromeOS, come riporta la testata taiwanese CTIMES: “This year, the shipment of Acer’s Chrombook in Taiwan will be more than 10,000 units, which is five times than last year. Acer’s Chromebook climbs at slower pace in the business market than educational market. At present, Acer won its first order, amount to 3,000, from Taiwan’s government and another order, expected to delivery during summer vacation, will be signed in August. That will help Taiwan’s government to realize the concept of “Flipped Classroom Project” in September”.

Come abbiamo avuto già modo di scrivere qui citando il testo “Marketing Warfare”, Acer sta tentando di “invadere” un mercato rimasto ancora vergine, quello dell'educazione, in quanto i tablet stanno faticando a farsi largo in maniera continuativa e solida nell'ambiente scolastico. Si tratta di una strategia già in essere da diverso tempo presso Google (qui la pagina dedicata), e seguita da partner di rilievo come HP e Dell. Acer, al momento, sta cercando di applicarla in madrepatria con un discreto successo.