Sebbene i conti in rosso si abbinino bene ai colori aziendali, il CEO Lisa Su ha in mente ben altro per AMD, e il recente annuncio relativo alla creazione di una Joint Venture con la cinese Nantong Fujitsu Microelectronics  ne è un chiaro segnale.

 

 

AMD, a causa di un mercato PC in costante contrazione, continua a far segnare un bilancio abbondantemente negativo (-197 mln di dollari) nonostante le aumentate vendite dei SoC dedicati alle due console di MS e Sony (in vista delle vendite natalizie), e proprio per questo si trova costretta a mantenere un buon livello di liquidità per una serie di motivi: evitare di abbassare ulteriormente le spese di R&D, portare a termine Zen e Arctic Island, tranquillizzare gli investitori sulla solvibilità dei prestiti in scadenza.

Cedendo alla Nantong Fujitsu Microelectronics gli stabilimenti che si occupano del testing e dell'assemblaggio dei propri prodotti (residuo delle ormai perse FAB di Dresda), AMD porta a casa due importanti risultati: l'acquisizione di 371 mln di dollari, e il mancato licenziamento di 1700 dipendenti (i quali saranno da ora sotto contratto con Nantong Fujitsu Microelectronics).

Questo accordo permetterà ad AMD di concentrarsi maggiormente sui propri core business, cioè la realizzazione di CPU e GPU. Tutto quello che ruota loro attorno verrà demandato ad aziende esterne (anche la realizzazione dei chipset per Zen sarà demandata a ASMedia).

Alcuni particolari da notare, in questo ultimo trimestre, riguardano:

  • Lisa Su ha tagliato le spese del reparto marketing di circa il 30%, in quanto sono passate in un anno da 150 mln a 108 mln di dollari;
  • il margine lordo è passato dal 35% al 23% nel medesimo periodo, segno che AMD sta vendendo quasi a prezzo di costo i propri prodotti;
  • i liquidi in cassa si sono mantenuti costanti (755 mln di dollari), segno che la dirigenza nonostante le difficoltà sta gestendo bene le poche risorse disponibili.