Intel punta molto sui propri SSD Optane basati su NAND Flash 3D XPoint, al fine di trovare un altro settore redditizio oltre a quello storico delle CPU, e per raggiungere questo obiettivo la dirigenza di Santa Clara ha finalmente compreso che l'intercompatibilità anche con sistemi non Intel sarà un fattore chiave.

 

 

L'ISA x86 sta perdendo in parte mordente, a causa soprattutto della crisi in cui versa il mercato PC Consumer, quindi Intel per raggiungere un buon volume di vendite si deve necessariamente piegare a supportare anche i sistemi concorrenti basati su piattaforma AMD, forse perché effettivamente Zen potrebbe rivelarsi un successo (Quale altra spiegazione vi sarebbe per supportare meno dell'1% del mercato Server, cioè la quota attualmente in mano ad AMD?): “In a way, Intel is designing Optane to be backward-compatible with industry-standard interfaces so drives and memory can be plugged into existing slots. […] The first Optane SSDs will first be available at the end of the year for servers and high-end desktops. Some BIOS, engineering and validation work may be needed, but the goal is for Optane to work across PCs and servers. If a PC board supports NVMe then Optane may work with it”.

Questa apertura, comunque, potrebbe allargarsi anche ad ARM e PowerPC, le quali stanno cercando di mettere in seria difficoltà la casa di Santa Clara. Brian M. Krzanich, CEO di Intel, e gli altri dirigenti della casa, hanno finalmente compreso che bisogna sfruttare in maniera indiretta il futuro ingresso in forze di ARM nel settore Enterprise? Se le aziende vogliono necessariamente un server ARM, perché non dovremmo guadagnarci indirettamente con i nostri SSD Optane, avrà pensato più di un dirigente?