Da quando NVIDIA ha offerto in licenza la GPU Kepler ai vari produttori di SoC, si sono firmati la bellezza di 0 (zero) contratti. Questo insuccesso commerciale ha probabilmente convinto NVIDIA ad agire per vie traverse al fine di guadagnare nel mondo Mobile, seguendo la strada tracciata da Microsoft con Android nel mondo Software. Diverse ricerche, non a caso, affermano che il Patent Trolling è diventata una pratica molto remunerativa.

 

 

Ripercorriamo velocemente la vicenda Microsoft-Android: è il 2012 quando Micosoft porta in tribunale Barnes & Noble, rea di aver sfruttato alcuni misteriosi brevetti MS nei propri eBook basati su Android. Seguono poi cause contro Kyocera, Samsung, HTC ed altre aziende, le quali si risolvono nella maggior parte dei casi in un patteggiamento. Per non portare avanti ulteriormente le cause, spendendo milioni di dollari in tribunale e rischiare il ban dei propri prodotti dal mercato USA, queste aziende si sono inchinate una dopo l'altra a Microsoft, pagando a questa un obolo per ogni terminale venduto (HTC, ad esempio, versa a MS 5$ per ogni terminale Android venuto). Naturalmente MS si è ben guardata dal fare causa direttamente a Google, preferendo invece far terra bruciata attorno al gigante di Mountain View. Grazie a questa strategia Microsoft guadagna diversi miliardi di dollari l'anno (solo Samsung nel 2014 ha versato circa 1 mld di dollari in royalty), e questo le permette di offrire il proprio S.O. gratuitamente ai produttori di Smartphone e Tablet.

Poiché a Microsoft è andata non bene, ma addirittura eccellentemente, NVIDIA si deve essere detta: “Perché non farlo anche noi?”. Partono così una sequenza di cause contro Qualcomm e Samsung, ree di aver infranto una serie di brevetti della casa di Santa Clara, la quale si autoproclama inventrice delle moderne GPU (ad onor del vero questo piacere spetterebbe ad S3). Anche in questo caso, come ha fatto Microsoft, NVIDIA ha tentato di colpire le aziende satellite, e non direttamente quelle produttrici di GPU. Samsung, infatti, è stata citata solo in quanto utilizzatrice di GPU PowerVR, realizzate da Imagination Technologies, ma NVIDIA si è ben guardata dal citare la stessa Imagination Technologies. Non ha citato neppure Apple, la quale utilizza in gran numero le GPU PowerVR (ricordiamo che Apple è cliente di NVIDIA, mentre Samsung no).

Dopo un'iniziale vittoria, giunge ora un ribaltamento della situazione presso la US International Trade Commission, come la stessa NVIDIA scrive sul proprio blog. NVIDIA, a quanto pare, non può vantarsi di essere l'inventrice delle moderne GPU. Nel mentre, per ripicca, Samsung continua a portare avanti una causa completamente idiota contro Velocity Micro, azienda molto vicina a NVIDIA. La casa coreana è ben conscia che la causa non verrà mai vinta, ma vuole affermare tramite questa come le azioni di NVIDIA siano completamente fuori di testa.