Una delle nuove tecniche che sta pian piano prendendo piede ed influenzando l'ecosistema dei videogame è senz'altro la tecnologia che, seguendo alcuni algoritmi e determinate regole, riesce a creare dei contenuti in via del tutto "casuale", o meglio "procedurale".

Un esempio di tutto ciò lo abbiamo avuto di recente con il titolo No Man's Sky, un titolo in prima persona ambientato in un immenso universo completamente esplorabile e formato da innumerevoli pianeti con ambientazioni sempre differenti (la cui creazione avviene appunto proceduralmente), annunciato anche per piattaforma PC Windows durante l'E3 2015 di Las Vegas.

race craft logo

L'idea - a mio parere geniale - di associare tale tecnica ad un videogame automobilistico ispirato alla Formula 1, al fine di creare una lista infinita di circuiti su cui correre, nasce da un team indipendente e tutto Italiano denominato Vae Victis.

Nasce così Racecraft, il cui nome è tutto un programma. Ma come funziona la creazione dei circuiti? Il game designer Luca Garattoni ci spiega che l'engine grafico denominato Camilla si basa sull'algoritmo Voronoi: 

• Diagramma di Voronoi - clicca qui per visionare la pagina dedicata su Wikipedia.

A questo punto è ovvio come le potenzialità di questo titolo siano davvero elevate, oltre che interessanti, sopratutto perchè alla base di tutto vi è un supporto nativo per gli headset tipo Oculus Rift.

Al momento non vi sono ulteriori informazioni, ne comunicazioni per data e prezzo di commercializzazione (viene solo indicato che questo titolo sarà acquistabile su Steam). Pertanto non vi resta che godervi il trailer di presentazione e, tentare la fortuna iscrivendovi alla closed-beta sul sito ufficiale.

• Maggiori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale di Racecraft, a questa pagina.