Con l'annuncio ufficiale di Fedora 20 in versione Alpha, il team di sviluppo della nota distribuzione patrocinata da Red Hat da la notizia che la comunità si aspettava da tempo: ARM passa al livello di “Primary Archietcture”, al pari di x86 e x86-64. Dopo la casa patrocinante, anche la comunità dietro Fedora passa a supportare attivamente ARM.
Il grande successo che stanno incontrando le schede Pico-ITX ed i Tablet, ha determinato questa decisione: “ARM, however, has been making massive strides. It already dominates the mobile market, and is becoming a go-to platform for hobbyists and makers, and is showing enormous promise for the server market as well”.
La comunità di Fedora non vuole perdere terreno nei confronti di Ubuntu, distribuzione che già da tempo supporta l'architettura ARM, e che può essere installata, ad esempio, sul Nexus 7 di Google.
A questo punto non rimane che aspettare la commercializzazione di qualche scheda madre Pico-ITX o Mini-ITX dotata di SoC ARM octa core, così da realizzare un HTPC a buon mercato dai bassissimi consumi e dalle discrete prestazioni.