L’avventura di Intel nel mondo del Internet of Things a basso costo potrebbe essere giunta al capolinea, come lascia supporre un articolo pubblicato da David Manners su Electronics Weekly.

Secondo il giornalista anglosassone, Intel avrebbe intenzione di tagliare circa 150 posti di lavoro, tra Leixlip (Sede della FAB dove si producono i SoC Quark) e Santa Clara (Sede di design dei prodotti IoT della casa). Ad essere dismessi saranno probabilmente i prodotti delle serie Galileo, Edison e Joule.

Presso gli istituti scolastici ed i centri di ricerca, così come tra gli appassionati, sono attualmente le schede ARM a furoreggiare, Raspberry Pi in testa, quindi Intel potrebbe aver deciso di spostare la propria attenzione verso altre nicchie commercialmente più appetibili. Nonostante diverse migliaia di schede regalate ad università ed enti pubblici, i prodotti di Intel stanno infatti faticando nel diventare uno standard. Abbiamo già visto nel mercato Smartphone come sia difficile scalzare ARM, una volta diventato leader di mercato, e come anche MIPS abbia fallito in questa impresa, nonostante l’economicità della piattaforma.

Conferme o smentite verranno rese note probabilmente nei prossimi giorni.