La rivista statunitense Fortune ha premiato il CEO di NVIDIA, Jen-Hsun “Jensen” Huang, come CEO dell’anno 2017 relativamente al mondo dell’Information Technologies.

 

 

Si tratta sicuramente di  un riconoscimento meritato, alla luce dei risultati finanziari di NVIDIA di questi ultimi 12 mesi: utili cresciuti del 55% YoY, fatturato cresciuto del 32% YoY e dividendi cresciuti del 60% YoY.

Non sono stati solo i numeri finanziari a decretare questo riconoscimento. NVIDIA è diventata l’azienda da battere nel mercato HPC e dell’Intelligenza Artificiale, e con la presentazione dell’uArch Volta potrebbe distanziare ancora di più i propri concorrenti diretti (Intel e AMD).

Questo premio (Grazie alla testata Observer), inoltre, ci permette di conoscere più a fondo NVIDIA come azienda, e le sue politiche commerciali/lavorative. Ad esempio veniamo a scoprire che l’84% degli impiegati è di sesso maschile (Percentuale che raggiunge l’88,5% tra i dirigenti). Riguardo le etnie, il 52% degli impiegati è di etnia asiatica, il 42% bianca.

Al contrario di altre aziende, come Intel o la Gnome Foundation, che hanno sprecato negli anni centinaia di milioni di dollari in campagne politicamente corrette per la parità dei diritti (Rivelatesi poi semplicemente delle iniziative che non hanno portato a nulla), NVIDIA ha portato avanti un sistema lavorativo meritocratico, ed i risultati si possono osservare guardando il bilancio e i prodotti rilasciati (Da questo punto di vista non possiamo che concordare con l’operato di Jensen Huang).

La stessa NVIDIA è conscia di questa disparità, ma come cita la stessa casa statunitense, sono percentuali implicite al mercato di riferimento: “The level of diversity at NVIDIA reflects the technology and engineering industries as a whole. Roughly 71 percent of NVIDIA employees are engineers, a field that is historically male-dominated. We seek to address gender imbalances in the technology and engineering fields through programs aimed at increasing the number of women and minorities in engineering”.

Chiudiamo facendo nuovamente le congratulazioni a Jen-Hsun “Jensen” Huang per il premio ricevuto.