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Il mercato degli SSD come abbiamo avuto modo di riportare più volte nel recente passato, si sta postando lentamente, ma in maniera del tutto inesorabile, dalla connessione SATA ad altre di più semplice ed efficace implementazione, come l'M.2 e il PCIe.

Queste ultime connessioni, infatti, non sono solamente in grado di regalare prestazioni ben più elevate, ma anche di semplificare la vita agli assemblatori ed agli stessi utenti, grazie all'assenza di fastidiosi cavi per la trasmissione dati e l'alimentazione. V'è comunque da dire che gli SSD SATA da 2.5” rappresentano ancora la tipologia di periferiche di memorizzazione –  basate su NAND Flash – più venduta, quindi per le case impegnate in tale settore sarebbe controproducente, oltre che stupido, non continuare a rinnovarne l'offerta.

 

 

Sebbene già da alcuni anni si sia giunti a saturare completamente la velocità di trasferimento garantita dalla connessione SATA III, vi sono altre caratteristiche che possono essere migliorate, al fine di offrire ai clienti prodotti più completi, come ad esempio una migliore affidabilità, un migliore servizio assistenza ed un miglior rapporto costo/spazio di memorizzazione.

Oggi, anche per capire esattamente dove il mercato si sta dirigendo, andremo a recensire un SSD SATA III di classe Business, prodotto da Kingston, famosa soprattutto per le eccellenti memorie per PC che commercializza ormai da tempo immemore. I più giovani la conosceranno per le DDR HyperX, mentre i più anzianotti, come il sottoscritto, potrebbero ricordare i moduli SDRAM, o fin anche le Simm da 30 pin. Ma basta divagare, ed andiamo a scoprire il nuovo SSDNOW KC400 di Kingston.

 

PDF con le specifiche tecniche del SSDNOW KC400

Link al sito di Kingston, pagina del SSDNOW KC400

Su Amazon.it, l'SSD da noi provato è disponibile a 98 Euro.


Molti di voi, suppongo, si staranno chiedendo cosa abbia di tanto particolare un SSD di classe Business rispetto ad un SSD di classe Consumer. Sfrutterò allora questa recensione per fare un po' di chiarezza relativamente al mondo degli SSD.

Perché esiste tale distinzione? Come in ogni altra categoria hardware (alimentatori, schede madri, CPU, ecc), anche tra gli SSD esistono prodotti dedicati a diverse tipologie di utenze, in quanto queste ricercano caratteristiche peculiari. Un articolo utile a comprendere meglio l'argomento l'abbiamo pubblicato nel 2012, intitolato "Le schede NVIDIA Quadro fanno la differenza negli impieghi professionali", in cui viene spiegato perché una scheda video Quadro è da preferire ad una GeForce in ambito professionale, sebbene alla prima occhiata sembrino esattamente la stessa scheda ma con gli adesivi diversi. Nell'articolo, in particolare, leggiamo: "Usciamo dal campo “visivo” ed addentriamoci in due contesti che, almeno io, reputo indispensabili per un professionista, ovvero affidabilità e stabilità.  Questi forse sono i punti inspiegabilmente meno percepiti (e anche meno citati) da parte degli utenti che ci chiedono perché dovrebbero scegliere una Quadro piuttosto che ua pià economica GeForce la quale “sembra” fare le stesse cose e a volte anche di più.  Una workstation è uno strumento di lavoro, e come tale deve rispondere a determinati requisiti che ne garantiscano l’affidabilità e la stabilità su sessioni di lavoro prolungate ed estremamente esigenti dal punto di vista delle risorse. Quadro ha due importanti punti a suo favore, ovvero la componentistica di piastra più “robusta”, che garantisce prestazioni ottimali sul lungo periodo abbinate a consumi e dispersione di calore estremamente ridotti, e i driver dedicati, che consentono una gestione della VGA più veloce e stabile da parte dei software e del sistema operativo". Per esemplificare ancora meglio, qui in basso ho cercato di mettere in evidenza le caratteristiche chiave che interessano di più ad ogni tipologia di utenza (Naturalmente alcune nicchie d'utenza, come gli Overclocker o gli utenti Enthusiast, non le considero).

 

Tipologia di utenza Consumer Business Enterprise
Prestazioni No
Prezzo No
Estetica No No
Affidabilità No
Garanzia e Assistenza No

 

Come è possibile osservare dalla tabella, se all'utenza Consumer interessano soprattutto i prodotti dall'ottimo rapporto prezzo/prestazioni, e possibilmente "cool", all'utenza Business (Uffici, PMI, grandi aziende, ecc) interessano prodotti che permettano di lavorare senza interruzioni e a lungo, senza però dover spendere una follia (avete presente le carrette di PC che affollano le banche o gli uffici postali, no?). E l'utenza Enterprise (Workstation e Server)? Questa è piuttosto particolare, in quanto vorrebbe la botte piena e la moglie ubrica: prestazioni da urlo e affidabilità ai massimi livelli! Vi siete mai chiesti perché la componentistica Enterprise costa un occhio della testa?

Fatta questa breve introduzione al mercato Business, andiamo a descrivere il nostro Kingston SSDNOW KC400 nei particolari.


L'SSDNOW KC400 giunge a noi in una semplicissima confezione di cartone rigido, protetto da una robusta plastica semi-rigida.

La tipica confezione minimale che ci si aspetta per un prodotto dedicato agli utenti professionali e agli assemblatori, i quali badano molto di più alla sostanza del prodotto che non alla presentazione dello stesso. Mancano del tutto le istruzioni per il montaggio, il foglietto relativo alla garanzia, un'eventuale adattatore da 3,5”, il software in bundle o altro. Cose che abbiamo potuto ritrovare, ad esempio, nel ottimo OCZ Radeon R7, ma si trattava di un prodotto Consumer dedicato all'utenza Enthusiast. In questo caso v'è solo l'SSD nudo e crudo. Esiste comunque anche la versione con Bundle completo, ma il prezzo naturalmente lievita. Qui in basso la descrizione del bundle:

 

 

 

A parlare per l'SSDNOW KC400 ci pensano la scheda tecnica ed i servizi accessori compresi nel prezzo. Le specifiche tecniche del Kingston sono molto buone. L'MTBF (Tempo medio trascorso tra un guasto ed un altro) garantito è pari ad 1 milione di ore, quindi il dispositivo ha una longevità teorica pari a 114 anni di funzionamento ininterrotto (supponiamo comunque vorrete aggiornare il PC prima del XXII secolo). Sebbene a prima vista sembri un valore elevato, risulta in realtà relativamente basso, se pensiamo che diversi SSD concorrenti, come il Vector 150 di OCZ (Dotato di NAND Flash MLC) garantisce oltre 2 mln di ore di funzionamento. Probabilmente Kingston ha utilizzato per il KC400 delle NAND Flash TLC invece che MLC. Sempre OCZ, ad esempio, garantisce gli OCZ Trion 100 - NAND TLC @19nm - per 1,5 mln di ore, mentre gli altri SSD OCZ con NAND MLC sono garantiti per 2 mln di ore o più.

Nell'SSDNOW KC400 sono inoltre integrate alcune funzionalità decisamente utili (Garantire dal CTRL NAND di Phison) per evitare che il nostro lavoro possa subire fastidiosi ritardi:

  • ETEP (End-To-End data path Protection): nata per i dischi SAS di classe Enterprise, questa tecnologia si è poi diffusa anche nei prodotti di fascia Business, e cerca di ridurre al minimo i dati persi a causa di uno spegnimento improvviso del sistema;
  • SmartECC Error Correction: questa tecnologia permette di evitare la perdita di dati causata da errori di scrittura sull'SSD, e di migliorare la longevità dell'SSD stesso;
  • SmartRefresh: evita che dati scritti su celle eccessivamente usurate possano venire persi, trasferendo i dati su celle in migliore condizioni prima del irreperabile danno.

Altri punti forti dell'SSDNOW KC400 sono la garanzia, pari a ben 5 anni, ed il servizio tecnico di supporto gratuito offerto dalla capillare rete post-vendita di Kingston. Il poter contare su "basi" distribuite nel territorio italiano è un vantaggio non da poco per attirare a sè clienti di classe Business, da sempre più propensi a fidarsi maggiormente di quello che possono "toccare con mano".


Lo châssis dell'SSDNOW KC400 è sigillato da quattro viti torx, nascoste dall'adesivo con il logo di Kingston. La scelta di questa tipologia di viti, solitamente, è fatta per evitare che qualche curioso possa aprire l'SSD danneggiandolo. Difficilmente si possiede un kit Torx in casa, ed ancora più difficilmente se ne comprerà uno per togliersi questa vana curiosità.

Noi però un set Torx lo possediamo, quindi perché non sfruttarlo? Aperto l'SSD, possiamo osservare il NAND CTRL PS3110-S10 realizzato da Phison. Si tratta di un CTRL di fascia alta, adatto ad equipaggiare sia SSD di fascia Enthusiast, sia SSD di fascia Business ed Enterprise con interfaccia di connessione SATA (Dalla I alla III). Particolare enfasi viene posta nelle feature avanzate, le medesime descritte nel paragrafo precedente, e nelle ottime prestazioni (IOPS) di lettura/scrittura randomica. Va detto che Phison ha utilizzato le NAND Flash MLC da 19nm di Toshiba per mostrare i migliori risultati ottenibili con questo CTRL NAND.

 

 

A far da spalla, quale Cache Buffer, al Phison PS3110-S10 ci sono 256MB di DDR3L-1600 (Timing 11-11-11, 1.35v) prodotti da Nanya. Un quantitativo normale per un SSD di questa classe e questa taglia.

Le NAND Flash, invece, sono state “camuffate”, in quanto la serigrafia originale è stata sostituita da quella personalizzata di Kingston: da chi sono state prodotte? Di che tipologia sono? TLC o MLC? Che processo produttivo utilizzano? L'unica cosa certa è che Kingston garantisce queste NAND Flash, e tutto l'SSD, per 5 anni.

Va menzionata, in ultimo, l'ottima qualità dello châssis dell'SSDNOW KC400, rivelatosi sufficientemente robusto ed immune a pericolose torsioni. Una volta preso in mano, grazie anche al peso superiore alla media (anche se non ai livelli degli OCZ ARC/Vector/Vertex/Radeon), regala una piacevole sensazione di solidità e affidabilità.


Per testare il nostro SSDNOW KC400 abbiamo deciso di utilizzare un notebook come ce ne sono tanti negli uffici, nelle aziende ed in casa. Il tipico portatile da lavoro, con qualche anno sulle spalle ma ancora ottimo per fare qualsiasi cosa che non sia videogiocare, grazie alla presenza di una CPU ancora decisamente prestante. Questo portatile ha però una limitazione, e cioè la presenza di una porta SATA II invece di una SATA III, fattore che limiterà sicuramente la velocità massima di trasferimento dati sequenziale. Invariati, comunque, rimarranno gli altri valori, come ad esempio l'occupazione della CPU, i tempi di risposta e via di questo passo. Il Lenovo IdeaPad400U è il perfetto esempio di terminale, inizialmente equipaggiato con un vetusto HDD meccanico, destinato ad essere aggiornato con un SSD al fine di allungargli notevolmente la vita operativa. Proprio per questo l'abbiamo scelto per testare il Kingston SSDNOW KC400, SSD che con tutta probabilità andrà ad equipaggiare in massa Notebook e Desktop da rivitalizzare.

 

CPU Intel Core i3-3227U
Notebook Lenovo IdeaPad400U*
Memoria 1x 4GB DDR3-1600 G.Skill
Disco del S.O. Mushkin Atlas Value 120GB mSATA
Dischi di Prova
Western Digital Blue 2.5" SATA III LPVT 500GB
Kingston SSDNow 300 SATA III 120GB
OCZ ARC 100 SATA III 240GB
OCZ TRION 100 SATA III 240GB
Sistema Operativo Windows 10 x64 Professional
Driver Intel 10.0.27
Programmi AIDA64 5.70
ATTO Disk Benchmark v2.46
CrystalDiskMark 5.0.2 64Bit
IOMeter 1.1.0

* Il connettore SATA del Lenovo IdeaPad400U è limitato a 3Gb/s

 

Metodologia di Test

La nostra metodologia operativa prevede quanto segue:

  • Sul sistema sono stati installati solo i componenti necessari quali CPU, memoria RAM, scheda video ed hard disk.
  • L'hard disk di sistema è stato formattato, sono stati poi installati il sistema operativo, i driver per le periferiche ed i software di analisi
  • Sull'SSD viene effettuata una prima serie completa di test anche se i dati che ne derivano vengono utilizzati solo per scopi secondari. I risultati veri e propri saranno quelli che derivano dalle altre serie di test effettuate solo dopo aver riempito completamente l'SSD ed averlo formattato
  • Ogni test è stato ripetuto per tre volte e nel caso in cui valori di qualcuno di essi mostri una varianza troppo elevata il test stesso viene nuovamente ripetuto ma non prima di aver individuato le cause dell'errore
  • Fra un test e l'altro il sistema viene riavviato
  • I dischi sono impostati per funzionare in modalità AHCI e con tecnologia TRIM funzionante

L’SSDNOW KC400 sembra privilegiare i task di lettura e scrittura sequenziale (la più sfruttata in ambito SOHO, e quindi anche negli uffici), come dimostra la suite CrystalMark. Particolare interessante, il Kingston KC400 riesce a sfruttare la connessione SATA II decisamente meglio degli SSD entry-level di OCZ. Dove perde è nei task di lettura e scrittura randomica, sfruttati soprattutto in ambito Enterprise. Non è comunque un caso che gli SSD di OCZ garantiscano prestazioni migliori in quanto, come abbiamo già avuto modo di riportare, sfruttano la medesima “base” degli SSD dedicati al mercato Business/Enterprise.

 

 

 

 

La suite IOMeter conferma queste nostre sensazioni, mostrando dei valori di IOPS inferiori a quelli garantiti dagli dagli SSD di OCZ. L’SSD di Kingston, comunque, fa registrare un’occupazione della CPU minore, rendendolo preferibile nel caso si debba aggiornare un PC con una CPU non particolarmente prestante.

 

 

La suite AIDA64, caratterizzata da un benchmark di lettura sequenziale con file di diverse dimensioni, ci mostra un Kingston SSDNOW KC400 un po’ più indietro rispetto ai rivali di OCZ, ma comunque caratterizzato da un’occupazione della CPU davvero ridotta.

 

 

Da sinistra verso destra: Trion 100, ARC 100, Kingston SSDNow300, Western Digital Blue

 

In ultimo, ATTODisk conferma le notevoli qualità del SSDNOW KC400 nella lettura e scrittura sequenziale di file di medie e grosse dimensioni, ed al contempo la sua debolezza con numerosi file di piccole dimensioni.

 

 

Da sinistra verso destra: Trion 100, ARC 100, Kingston SSDNow300, Western Digital Blue


L’SSDNOW KC400 si è rivelato un prodotto solido, di qualità e dalle prestazioni in linea con quanto affermato dalla scheda tecnica. A spiccare, sicuramente, sono le ottime condizioni di garanzia offerte da Kingston: 5 anni, e l’assistenza tecnica gratuita per tale arco temporale. Si tratta di un servizio dedicato soprattutto a quei clienti che cercano una casa a cui rivolgersi (anche in italiano, fattore non scontato!) quando c’è qualcosa che non va, sicuri di avere una soluzione celere al proprio dilemma.

Tornando alle prestazioni, sicuramente abbiamo visto di meglio, anche in fasce di prezzo inferiori, ma nel complesso il KC400 si è rivelato scattante e veloce. Kingston ha preferito puntare su un NAND CTRL forse meno prestante, ma decisamente più ricco di feature utili all’utenza Business, come abbiamo avuto modo di riportare nella terza pagina. Il poter contare su un sistema che eviti la perdita di dati dopo un arresto improvviso del sistema o che preveda (con una certa accuratezza) la morte delle Celle NAND, risulta un vantaggio non da poco per l’utenza professionale (per l’utenza casalinga, al contrario, avere o non avere queste feature è quasi del tutto ininfluente).

 

 

Se proprio vogliamo trovare un paio di difetti al KC400, questi sono da ricercarsi nel software di gestione Kingston SSD Manager e nell’impossibilità di conoscere esattamente la tipologia di NAND Flash installate. Il primo (vedere foto qui in alto) risulta oltre che scarno, anche privo di utili funzionalità presenti nei software concorrenti (ad es. Guru di OCZ): non è possibile attivare/disattivare facilmente la funzionalità TRIM, o dedicare una parte dell’SSD alla funzionalità di Over Provisioning (invero, funzionalità molto utile in certi ambiti, come quello professionale). Il secondo difetto, sebbene a molti potrebbe sembrare una facezia, per noi non lo è: se acquisto un prodotto di fascia Business (e quindi costoso), e che potrebbe essere installato su macchine importanti, mi piacerebbe conoscere nel dettaglio la qualità della componentistica installata. Soprattutto quando so che alcuni concorrenti garantiscono l’utilizzo di NAND Flash MLC su prodotti di tale fascia.

Nel complesso, comunque, ci sentiamo di promuovere il nuovo SSDNOW KC400, in quanto offre esattamente quanto l’utenza Business cerca: un prodotto affidabile ed un servizio assistenza solido.