In occasione della presentazione dei risultati relativi all’anno fiscale appena concluso, come si è soliti fare negli Stati Uniti, il CEO – in questo caso Brian Krzanich – ha risposto alle domande dei propri investitori. E molte interessanti informazioni sono venute a galla.

 

 

Grazie alla trascrizione pubblicata su SeekingAlpha, possiamo analizzare i piani futuri dell’azienda, e lo faremo analiticamente, seguendo l’ordine esatto delle domande poste. Partiamo dalle memorie NAND Flash 3D XPoint. Come sappiamo ad oggi, gli SSD basati sulle 3D XPoint hanno una capacità di memorizzazione alquanto ridicola (Max 32GB), e quindi la loro commercializzazione è stata posticipata a data da destinarsi. Brian Krzanich, invece, afferma che saranno commercializzati a breve: “We are now shipping 3D NAND from our Fab 68 and we just qualified our first 3D XPoint base Optane SSDs, which we expect to ship for revenue in the first quarter”. Significa che Intel commercializzerà SSD da massimo 32Gb, oppure è riuscita ad aggirare il problema e nessuno lo è venuto a sapere? È comunque possibile che Intel abbia deciso di commercializzare questi prodotti, anche in tagli così ridotti, per evitare possibili class action da parte dell’utenza: “Prima pubblicizzi gli SSD Optane su ogni scheda madre con chipset 270, e poi non li commercializzi? Causa!”.

Un altro punto interessante sollevato, sono le vendite record di CPU Core i7: “We had extremely strong, record Core i7”. Questo significa che la fascia di mercato delle CPU dai 300 dollari in su si sta rafforzando, e che AMD con Ryzen ha probabilmente fatto la scelta giusta puntando alle CPU 8 core per la presentazione.

Quindi Ross Seymore, di Deutsche Bank Securities, pone questa domanda: “I wondered about the competitive intensity in the PC market. You're taking a more conservative tack than the third-party vendors are forecasting, but your primary x86 competitor is coming out with a new architecture for the first time in many, many years. So, I wonder whether it's on the ASP or the unit or the market share side how you're factoring that into your forecast for the year”.

Il CEO di Intel risponde così: “So, when we look at 2017, we still believe that our product roadmap is truly the best ever it's been”. A quanto pare in Intel sembrano convinti di possedere un prodotto inattaccabile, nonostante il ritardo dei 10nm 3D-Gate. Forse, comunque, questa risposta è stata dettata dalla volontà di non spaventare gli azionisti, come è giusto che sia. Anche DEC, prima del crollo, cercava di gettare acqua sul fuoco all’epoca della presentazione di P6 da parte di Intel. Fa parte della strategia quando si è delle aziende quotate in borsa.