Recensione scritta da Asheir.
Era il lontano 2004 quando THQ e Relic distribuivano il primo capitolo di Dawn of War.
Primo capitolo di una lunga serie di videogame - tra titoli principali ed espansioni stand alone - che avrebbe fatto conoscere l’universo in fiamme nel lontano 40° millennio della Games Workshop. Non che non siano stati realizzati altri giochi basati su Warhammer 40k prima di quell’anno, ma nessuno dei precedenti titoli aveva avuto il successo di Dawn of War tra il grande pubblico.
Dopo 3 espansioni dedicate al primo titolo, nel 2008 viene pubblicato Dawn of War II, il quale riesce nella non facile impresa di piacere ai fan del primo videogioco, nonostante fossero presenti diversi e profondi cambiamenti rispetto il primo capitolo.
La battaglia infiamma!
Dopo il fallimento della THQ nel 2013, nessuno avrebbe creduto di vedere (Almeno nell’immediato) il terzo capitolo di questa IP, eppure la SEGA dopo il successo di Total War: Warhammer si è messa a lavorare insieme alla Relic per poterci consegnareun rinnovato Dawn of War III.
Ma basta indugiare e addentriamoci nel brutale universo di questo terzo capitolo.
Dawn of War III è disponibile su Steam al prezzo di 59.99 Euro.
A prescindere dal genere e dalla tipologia, ogni gioco tripla A deve avere una storia di fondo ad accompagnare il giocatore nel suo viaggio, storia che nel caso di DoW non può che partire con i soliti clichè.
Le roccaforti imperiali sul pianeta Cyprus Ultima sono sotto massiccio attacco da parte degli Orki, quando arrivano i Corvi Sanguinari, guidati dal loro comandate Gabriel Angelos, a rovesciare le sorti della battaglia per soccorrere e aiutare le forze imperiali rimaste ancora in vita.
Tuttavia gli orki su Cyprus non sono altro che una seccatura poiché un autocrate degli Eldar è giunto nel settore per assistere all’avverarsi di una profezia ... profezia sul ritrovamento della Lancia di Kane sepolta nelle viscere del pianeta Acheron ... pianeta che sta per riemergere dagli abissi del Warp assieme all’artefatto. Al suo fianco l’autocrate avrà la Veggente Macha, alla quale assegna il non facile compito di uccidere il comandante degli Space Marine, visti anche i loro trascorsi (La veggente Macha era presente anche nel primo DoW).
Tuttavia gli sforzi di Eldar e Space Marine per il recupero della Lancia di Kane potrebbero non essere sufficienti, in quanto tra i brutali pelleverde si erge Gorgutz, un feroce capoguerra che, venuto a conoscenza della profezia, desidera ora per sé il manufatto, al fine di poter bruciare e distruggere ogni cosa nell’intero settore.
Gli inframezzi prima e dopo le missioni sono sempre molto belli e in questo capitolo ancora più curati dei precedenti
L’imminente guerra che dilagherà per tutto il settore, ed alla quale il giocatore prenderà parte, vedrà scontrarsi gli Space Marine, gli Eldar, gli Orki e… basta!
A differenza dei due precedenti capitoli, dove al lancio venivano offerti quattro eserciti iconici dell’ambientazione di Warhammer 40K (Stiamo parlando del Chaos per il primo DoW e dei Tyranidi per il secondo), DoW III preferisce concentrarsi inizialmente solo su questi tre eserciti, lasciando in naftalina i successivi per eventuali espansioni.
Nonostante questo terzo capitolo nasca mutilato di un esercito, gli sviluppatore della Relic hanno cercato di non far sentire questa mancanza al giocatore, cercando di unire il gameplay dei primi due capitoli della saga.
In DoW 3, infatti, ritorna la costruzione della base e delle strutture di produzione come nel primo capitolo, la cattura e la fortificazione dei punti di ascolto (Necessari per la generazione delle risorse) e, soprattutto, tornano le moltitudini di unità che sarà possibile produrre e controllare contemporaneamente.
A differenza dei suoi predecessori, viene dato al giocatore dello spazio di personalizzazione nella composizione dell’esercito (E non mi sto riferendo solo alla possibilità di personalizzare i colori dell’armata); infatti ogni esercito possiede tre slot dedicati alle unità Élite.
Nella propria truzzaggine l’esercito degli orki è brutalmente efficace
Tra queste unità saranno presenti i vari comandati di fazione (Angelos, Macha e Gorgutz per intenderci), alcune unità iconiche del gioco da tavolo (Come i Terminator d’assalto per gli Space Marine, i Ragni del Warp per gli Eldar e i Razzaltatori per gli Orki) e i Titani, la cui comparsa nei video rilasciati prima del lancio avevano scatenato moltissime reazioni di giubilo e trepidante attesa.
Oltre a poter scegliere 3 tra le 9 unità élite disponibili per esercito, la seconda parte di personalizzazione consta nella scelta delle Dottrine, la prima vera grande novità presente in DoW 3 rispetto i suoi predecessori.
Come mai risultano essere sono così importanti?
Le dottrine influenzeranno in diversa maniera le unità del nostro esercito.
Le più semplici e immediate da comprendere sono quelle danno un piccolo Buff all’unità (Ad esempio un aumento della velocità di spostamento quando l’unità non è in combattimento), ma la maggior parte delle dottrine modificano un’unità donandogli una abilità passiva (Esempio, quando l’unità ingaggia in corpo a corpo un’unità avversaria la stordisce per 3 secondi), fino a quelle che aggiungono abilità attivabili sull’unità o modificando, in alcuni casi in maniera molto pesante, una abilità attivabile dell’unità.
Nonostante siano solo 3 è facile intuire come le dottrine possano influenzare lo stile di gioco dell’esercito, e dato che ogni esercito offre l'opzione per una trentina di dottrine, all’inizio bisognerà necessariamente sperimentarle per trovare quelle più adatte al proprio stile di gioco.
Ogni dottrina è accompagnata da piccolo video che mostrerà come questa influenza l’unità
La selezione delle dottrine e delle unità d'élite ricorda molto la preparazione alle missioni single player in DoW 2, tuttavia appena acquistato il gioco non tutte le opzioni saranno subito disponibili, e qui cade una nota dolente di questo terzo capitolo.
Le dottrine e la maggior parte delle unità d'élite saranno acquistabili con i crediti di gioco, crediti che sarà possibile acquisire giocando la modalità campagna, le schermaglie e partite in multiplayer.
Uno dei punti forza di DoW 3 rispetto i suoi predecessori è sicuramente la modalità campagna.
Infatti, per la prima volta, la campagna giocatore singolo permetterà al giocatore di provare tutte e 3 le fazioni, non solo alternandosi regolarmente. Ogni missione, inoltre, farà anche da tutorial per le nuove unità e abilità disponibili offerte dalla missione corrente.
Le schermaglie in modalità giocatore singolo non saranno più l’unico modo per imparare a conoscere eserciti diversi dagli Space Marine (Vi ricordo in fatti che al lancio di DoW 1&2 la campagna single player permetteva di giocare solo con loro), ma servirà per fare pratica ed esperienza con il nostro esercito preferito, sbloccare monete e di conseguenza sbloccare e provare nuove dottrine e unità d'élite.
Forse attaccare la base con 4 unità non è stata una grande idea
Al lancio di DoW3 l’unica modalità multigiocatore (E di conseguenza anche schermarglia in giocatore singolo) era quella denominata Nucleo Energetico.
In questa modalità ogni squadra doveva impedire la distruzione del Nucleo Energetico; prima però di poter attaccare il nucleo energetico era necessario aver distrutto almeno una delle Torrette poste a difesa della base, Torretta che risulterà invulnerabile finché non sarà stato distrutto il generatore di scudo corrispondente (Insomma, era una missione con obiettivi a cascata).
Questa modalità non ha riscosso inizialmente molto successo tra i giocatori, infatti nel giro di poco tempo sono state aggiunte nuove mappe ed è stata aggiunta la modalità Annientamento, ovvero: bisogna distruggere ogni struttura della base avversaria per potersi aggiudicare la vittoria!
La Relic Entertainment non si è voluta risparmiare in termini di qualità grafica in DoW 3.
Per i fortunati possessori di PC di fascia medio/alta questo terzo capitolo offrirà una resa grafica eccezionale per un RTS, garantendo un alto livello di dettaglio dei modelli, delle ombre e degli effetti dinamici eccellente.
Coloro che iniziano ad avere un PC datato o non hanno un Notebook da gaming (Come il sottoscritto), non dovranno disperare, poiché non solo il gioco ha un’ottima scalabilità grafica per adattarsi al maggior numero di macchine o configurazioni possibili, ma anche al dettaglio minimo offre comunque una resa grafica veramente bella e dettagliata, così da non perdere un solo frame per secondo (O quasi).
Anche a dettaglio minimo, la grafica è veramente piacevole
A prescindere dalla potenza di calcolo a disposizione, sarà possibile ammirare le animazioni dei modelli, che sin dal primo capitolo sono sempre state molto ben realizzate, ed anche in DoW 3 i programmatori non si sono risparmiati.
Perciò, tra un massacro e l’altro, quando alcune delle vostre unità annienteranno in corpo a corpo gli odiati avversari, perderete sicuramente qualche secondo a guardare da vicino la battaglia, poiché sarà possibile osservare della sana violenza gratuita in pieno stile Warhammer 40K.
Nonostante questa recensione esca in ritardo (Parecchio in ritardo), questa tempistica mi ha dato modo di vedere lo sviluppo del gioco dal lancio… o per meglio dire, il completarsi del gioco da quando è uscito, offrendomi la possibilità di dare una valutazione finale più oggettiva.
Nei suoi primi tre mesi di vita, DoW 3 ha ricevuto diverse patch di bilanciamento tra unità (Le patch notes erano davvero chilometriche), diverse mappe ed una nuova modalità di gioco. All’uscita del gioco vi erano solo 6 mappe giocabili in un’unica modalità!
Adesso, finalmente, il gioco presenta diverse mappe e offre una modalità classica e più consona agli amanti degli RTS (La già citata "Annientamento").
Spesso il numero di unità schierate sul campo fatica a stare all’interno dello schermo
Dawn of War 3 è un valido proseguo della saga. Il gioco risulta difficile da padroneggiare sia per la complessità delle mappe offerte, sia per la meccanica delle dottrine che non permette di avere ben chiaro cosa aspettarci dall’esercito nemico, sia per la facilità con cui è possibile ribaltare le sorti della battaglia.
Tuttavia la mancanza di un quarto esercito è tosta da digerire, soprattutto per chi ha giocato i predecessori fin dalla scatola base. Sebbene la complessità di gestione di ogni singola armata cerchi di non far pensare ai giocatori più navigati alla mancanza di un quarto esercito, il pensiero che salta alla mente è sempre quello: “...eppure manca qualcosa”.
Inoltre, il fatto che già all’interno del gioco sia presente un sistema a crediti lascia pensare che il gioco possa evolversi in “Pay-to-Win” se le vendite non saranno soddisfacenti per SEGA e/o Game Workshop, destino che se si dovesse verificare sarebbe al quanto triste per questa IP che finora a regalato molte emozioni.
Anche se si è in vantaggio, mai abbassare la guardia. La situazione si potrebbe capovolgere in qualunque momento
Pro:
- Eserciti Personalizzabili
- Campagna Giocatore singolo ben realizzata
- Ottima curva di apprendimento
- Difficile da padroneggiare
- Animazioni Spettacolari anche a bassa risoluzione grafica
Contro:
- Solo 3 fazioni tra cui scegliere all’inizio
- Meccanica di acquisto dottrine basata su crediti
- Il gioco offre solo due modalità multi giocatore
- All’inizio il gioco potrebbe risultare inclemente
- Nelle fasi avanzate del gioco veder distrutto il proprio esercito con l’uso di poche abilità ben piazzate può risultare davvero frustrante