Secondo le ultime voci di corridoio, le GPU di prossima generazione di NVIDIA, uArch "Ampere", dovrebbero essere prodotte con il nodo 10nm FinFET di Samsung. Si tratterebbe di una scelta obbligata, più che di una scelta dettata da motivazioni tecniche. TSMC, infatti, avrebbe attualmente tutti gli slot produttivi da 7nm bloccati da altre aziende, AMD in particolare.

Questa scelta, in primo luogo, sicuramente renderà più costoso produrre le GPU, in quanto i 10nm di Samsung offrono una densità di transistor per mm2 decisamente inferiore rispetto ai 7nm di TSMC: 52 mT/mm2 contro 96 mT/mm2. In secondo luogo, e forse questo sarà la l'effetto problematico, i 10nm offriranno frequenze di funzionamento inferiori, e non di poco, rispetto ai 7nm di TSMC.

AMD, quindi, potrebbe godere di notevoli vantaggi con la commercializzazione delle GPU basate sull'uArch RDNA2: GPU che possono essere quasi la metà, in quanto a superficie, di quelle NVIDIA a parità di specifiche, frequenze più elevate e TDP più basso. Si tratta, comunque, di considerazioni teoriche. Non è detto che RDNA2 si possa rivelare un'uArch efficiente, e non è detto che NVIDIA non possa produrre qualcosa sui 7nm di TSMC.

Non ci resta che aspettare e vedere come andrà a finire.