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Conclusioni

Intel ci ha abituati ad un certo tipo di aspettativa ogni volta che annuncia una nuova serie di processori e, nonostante con Ivy Bridge abbia più volte ripetuto che trattasi di una architettura con solo marginali migliorie dal punto di vista dei core x86, noi abbiamo rilevato prestazioni sempre superiori rispetto ai suoi predecessori.

Certo occorre specificare che il confronto diretto è stato effettuato fra Core i7-3770K e Core i7-2600K che differiscono non solo per l'architettura ma anche per le frequenze di funzionamento, superiori di 100MHz per il nuovo arrivato, e che la vecchia serie include anche il modello Core i7-2700K che prevede invece frequenze di funzionamento esattamente identiche al nuovo top di gamma, ma nella maggior parte dei casi queste non sono assolutamente sufficienti a giustificare le migliori prestazioni ottenute.

Insomma il Core i7-3770K brilla in tutte le situazioni provate pur non garantendo alcun salto di qualità. Cosa che invece accade per il core grafico integrato che, rispetto a chi l'ha preceduto, offre prestazioni ben più elevate in taluni casi superiori anche più del 50%. Ma sono numeri sufficienti a permettere all'utente di dimenticarsi di una VGA discreta? Purtroppo la risposta a questa domanda resta ancora negativa, considerando la potenza offerta dal chip grafico almeno a risoluzioni comprese fra 1280x1024 e 1680x1050 pixel. L'aggiunta del supporto alle API DirectX 11 serve a ben poco se poi non si riesce ad ottenere un framerate decente oppure se questo deve essere ottenuto a costo di ridurre i dettagli al minimo e non poter in alcun modo attivare filtri di antialiasing. Probabilmente Intel deve staccarsi dalla visione di "creare un core grafico integrato più potente" ed entrare nell'era di "integrare una GPU di fascia bassa".

  • Compatibilità: le nuove CPU e piattaforme dotate di socket LGA1155 sono considerate quasi una rarità nella roadmap di Intel che negli ultimi anni ha continuamente cambiato socket. Per la prima volta dopo diverse iterazioni, il produttore ha scelto di continuare con lo stesso zoccolo permettendo, previo aggiornamento di bios e controllo con il produttore della scheda madre che non vi siano problemi ulteriori, di poter utilizzare una nuova CPU su una vecchia scheda madre e viceversa. 
  • Overclock: le nuove CPU Ivy Bridge, grazie al processo produttivo avanzato, ai moltiplicatori più spinti (solo serie K) ed alla maggiore granularità dei moltiplicatori delle  memorie dovrebbero permettere il raggiungimento di più elevati limiti in overclock. Il nostro esemplare senza troppi sforzi ha raggiunto i 5GHz e probabilmente si riuscirebbe a fare anche di meglio ma tutto sommato questi valori sono molto simili a quanto eravamo riusciti a fare anche con Sandy Bridge. Dal punto di vista della frequenza di riferimento nulla è invece cambiato.
  • Memorie: con Ivy Bride Intel introduce il supporto ufficiale alle memorie DDR3-1600 portando dunque questa piattaforma in pari con quella high-end. Naturalmente il numero di canali a disposizione resta due, invece dei quattro di Sandy Bridge-E. Come già detto risulta molto interessante il poter accedere a moltiplicatori delle memorie molto più granulari rispetto a quelli della passata generazione. Gli overclocker ne saranno assolutamente felici.
  • Quick Sync: il modulo dedicato di accelerazione video ha subito un netto miglioramento rispetto a quello originario e ora supporta non solo un maggior numero di formati ma offre anche prestazioni decisamente superiori.
  • Chipset e features: l'arrivo delle nuove CPU è stato accompagnato dai chipset della serie 7 che offrono poche novità rispetto alle piattaforme Z68 se non il supporto nativo all'USB 3.0 e ad alcune feature come Smart Connect e Rapid Start. Tutte le versioni permettono però di gestire il core grafico integrato nelle CPU e garantiscono la possibilità di connettere fino a 3 display indipendenti (solo usando le CPU Ivy Bridge).
  • PCI Express: con Ivy Bridge Intel continua ad offrire una CPU che integra anche il controller PCI Express ma questa volta - senza ombra di dubbio - rispettaand lo standard PCI Express 3.0. Le linee a disposizione restano ancora 16 ma la flessibilità di configurazione aumenta, almeno nel momento in cui si fa uso del chipset Z77. 
  • Consumi: i consumi della nuova piattaforma sono praticamente in linea con quelli delle soluzioni di passata generazione
  • Mobile: molte le novità nel settore mobile che di certo troveremo sul mercato nei prossimi giorni. Nuova serie di CPU, nuovi chipset e nuovo modulo Wireless andranno a comporre una piattaforma dalla quale ci si aspetta ancora una più elevata efficienza ed un supporto decisamente migliore per la realizzazione degli Ultrabook.
  • Prezzi: i prezzi delle nuove CPU, almeno dei modelli ufficializzati, sono in linea con quelli delle attuali CPU Sady Bridge che dunque dovrebbero cominciare a subire qualche sconto interessante