Il primo test riguarda la rilevazione delle temperature raggiunte dalle componenti principali. Dato che il case non è dotato di potenziometro per il controllo della velocità di rotazione delle ventole, provvediamo alla disattivazione totale del sistema di raffreddamento. Ecco quanto succede.
Le prestazioni del prodotto in prova sono a dir poco eccezionali. Nonostante il sistema di raffreddamento sia stato spento, i valori registrati sono da prima posizione a parimerito col fratello maggiore della stessa famiglia Carbide. Nello specifico, Carbide 200R eccelle nei test sulla scheda video, mentre Carbide lo batte in quelli sul processore.
- CPU: 43,2 °C. Il distacco col prodotto più performante è pari ad 1,3°C;
- GPU: 70,7 °C. Prima posizione.;
- PCB VGA: 76,6°C. Solo il Cooler Master Storm 2 riesce a far meglio (69,9°C).
L'attivazione del sistema di raffreddamento varia parzialmente la classifica. A livello di microprocessore si perdono svariate posizioni, mentre per il comparto video si è nuovamente in prima piazza:
- CPU: 38,9°C. Valore eccellente, distante di circa 4°C rispetto al top performer;
- GPU: 68,3°C. Prima posizione;
- PCB VGA: 74,9°C. In posizione mediana, perfettamente in linea con resto del gruppo.
La rilevazione dei livelli di rumorosità conferma le ottime doti del prodotto: nonostante le superfici aperte, il Carbide 200R resta particolarmente silenzioso, cullando le orecchie dell'utente con valori minimi di 35,7 dba (ventole spente), e massimi di 37,6 dba (sistema di raffreddamento attivo).
Discorso parzialmente differente se la rilevazione viene effettuata a lato del cabinet: in questo caso i valori salgono a 37,1 e 39,2 dba, comunque allineati al resto del gruppo, ma ben distanti rispetto ai prodotti di casa Coolermaster.