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Abbiamo parlato di Ultrabook, Ultrathin e computer ARM-based, e di come la clientela cerchi sempre di più prodotti dall'ottimo rapporto prezzo-prestazioni. Oggi è difficile vendere computer di fascia alta ad un normale utente, anche a causa della congiuntura economica in cui ci troviamo. Lo stesso Rory Read ha affermato che i computer di fascia bassa ormai possono fare quasi ogni cosa, e su questo mi sento in parte  di concordare.

Agli antipodi di questa fascia di clientela ci sono videogiocatori e overclocker, e proprio a loro è stata dedicata l'altra metà del Computex lato PC.

Galaxy e Plextor stanno collaborando per sviluppare una periferica da poter collegare a qualsiasi scheda video, dopo debite mod e saldature, così da avere una padronanza più completa della situazione. Tramite interruttori analogici, e un software apposito, sarà possibile decidere cosa attivare, disattivare e che voltaggio erogare. Un giocattolo che somiglia stilisticamente ai controller dei cabinet da salagiochi.

L'OC Panel di Galaxy: dedicato agli overclocker estremi

Asus non è stata da meno ed ha mostrato ai visitatori i propri pezzi da novanta. Tra le tante chiccherie esposte non possiamo non citare la Mars III, una dual GK104 estrema, e la bizzarra scheda madre Zeus, dotata di due 7970 in Crossfire saldate direttamente sul PCB.

La Asus Zeus in tutta la sua maestosità

Ma le opere titaniche non finiscono qui. Le case partner di AMD hanno presentato le proprie proposte 7970x2 mentre nVidia ha pubblicizzato senza badare a spese le proprie GeForce di fascia alta.

Dawn di nVidia in tutto il suo splendore con una GTX690 tra le mani

nVidia, AMD, Intel e le aziende partner di queste hanno presentato principalmente prodotti di fascia enthusiast ed economica, e a ben vedere. Secondo quanto affermato da diversi esperti del settore il classico mercato mainstream sarà destinato a ridursi. L'aumento costante della potenza elaborativa delle fasce più basse di prodotti, l'eccessivo divario di prezzo tra i prodotti di fascia bassa e media in relazione alle prestazioni, stanno spingendo le varie aziende a puntare ai due estremi. Questa visione si sta constatando anche e soprattutto nel mercato dei notebook. Le fasce di prezzo si dividono principalmente in due, quella da 400-600 euro, e poi quella da 1000 euro o più. La fascia di mezzo è sempre più spopolata e lo sguardo a qualsiasi store online non farà che confermare questa tesi.

ExtremeTech ha dedicato un articolo al Computex, ed una parte recita così: "Asus’ dedication to powerful gaming components is admirable, but lots of companies exhibiting at Computex showed off just as many. Some you’ve certainly heard of if you follow the scene (ASRock, ECS, Gigabyte, Rosewill) and others you probably didn’t even know existed (Aresze? Bitspower? Super Flower? Templarius?), but building computers still matters to a lot of people all over the world. So don’t let anyone bearing a sexy little notebook — even with the backing of a major corporation like Intel or AMD — convince you that DIY is DOA. It’s not. You still have tons of choices, regardless of what kind of system you want to build, and you will for years to come".

E' vero, la componentistica, di qualsiasi livello, per assemblarsi un PC da soli c'è e sempre ci sarà (o si spera ci sarà), ma è altrettanto vero che i PC preassemblati, soprattutto notebook, stanno assurgendo ad una potenza più che sufficiente per i videogiocatori occasionali, anche in configurazioni multimonitor. Cosa comporterà tutto questo?

Configurazione multimonitor allo stand Sapphire. Anche i portatili con Trinity potranno sfruttare la technologie Eyefinity, seppure generalmente limitata a tre schermi.