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L'avevamo già presentata qualche tempo fa in un video unboxing, esattamente il giorno dell'annuncio ufficiale dato in occasione del CES 2012: oggi siamo pronti a fornirvi un responso sulle prestazioni, l'affidabilità e la bontà delle feature della scheda madre Sapphire Pure Black X79N, un prodotto destinato all'utilizzo con CPU Intel Sandy Bridge-E dotate di socket LGA 2011.

La scheda madre è basata sull'unico chipset oggi disponibile per la piattaforma di fascia alta del chipmaker americano, il modello X79e da esso riprende la maggior parte delle specifiche salvo aggiungerne altre di interesse per i videogamers. Senza voler citare quelle di base, che troveremo comunque elencate in una comoda tabella nelle prossime pagine, i tratti distintivi della X79N sono da ricercare nell'ampia disponibilità di connettori PCI Express per schede grafiche, nella presenza di un doppio connettore LAN, due bios e punti di misurazione delle tensioni in tempo reale.

A differenza di altri produttori Sapphire ha scelto di utilizzare "solo" 4 slot per memorie DDR3 mentre non vi sono defezioni fra i componenti dedicati alla sezione di alimentazione, molto completa. USB 3.0, SATA 3, eSATA e componentistica di elevata qualità sono ormai la regola per questo genere di prodotti.

sapphire-1

Nella confezione, assieme alla scheda madre, sono presenti alcuni utili accessori fra cui una serie di 8 cavi Serial ATA, un supporto con due porte USB 3.0 da installare nella parte posteriore del case, una mascherina ATX, un CD con i driver ed un paio di manuali cartacei, a dire il vero poco utili anche se in più lingue (italiano compreso).

 

Un completo video relativo all'unboxing della scheda madre Sapphire X79N è disponibile di seguito:


Specifiche scheda madre e chipset

Come detto, ad oggi l'unico chipset in grado di supportare le CPU Sandy Bridge-E è la soluzione single-chip X79, come quella utilizzata nelle due motherboard ASUS recensite alcuni giorni fa. Questo significa che non sarà semplice trovare una grossa varietà di schede madri sul mercato in quanto la maggior parte di esse eredita le specifiche esattamente da quanto offerto dal chipset stesso. Come se non bastasse vi ricordiamo che le CPU Socket LGA 2011 integrano nel proprio die tutti i componenti uncore, controller delle memorie DDR3 e controller PCI Express di terza generazione in primis.

Il chipset Intel X79

Un chiaro diagramma a blocchi delle connessioni CPU / chipset è fornito direttamente da Intel:

 

Come si può vedere il chipset X79 si occupa della sola gestione delle periferiche assegnate tradizionalmente al southbridge: alla sua corte troviamo 14 porte USB 2.0, Gigabit LAN, audio Intel HDA, sei porte SATA (sue Serial ATA 3.0 e quattro Serial ATA 2.0) con supporto opzionale per la tecnologia RAID Intel Rapid Storage Technology, tecnologia Extreme Tuning e bus DMI di seconda generazione per le comunicazioni fra CPU e chipset.<p >Rispetto al modello Z68 per piattaforme Sandy Bridge, il chipset X79 non offre innovazioni interessanti: d'altro canto è noto che esso non sarebbe dovuto nascere con le limitazioni con cui è arrivato sul mercato tanto che a breve Intel potrebbe rilasciarne una versione aggiornata.

Caratteristiche tecniche chipset
AMD 990FX AMD A75 Intel X58 Intel Z68 Intel X79
Processore Bulldozer Llano Nehalem SB SBE
Socket AM3+ FM1 LGA1366 LGA1155 LGA2011
Chipset interconnect Alink Express III 4GB/s x4 Gen 2 +DP DMI DMI DMI
Linee PCIe 38 PCIe 2.0 4 PCIe 2.0 32 PCIe 2.0 (CPU) 40 PCIe 3.0(CPU)
Multi VGA CF, 2x16 No CF, SLi, 2x16 CF, SLi(CPU) CF, SLi(CPU)
Southbridge SB950 N/D ICH10(R) N/D N/D
Linee PCIe 2.0 4 N/D 6 8 8
Porte PCI 2.2 2 3 4 No No
Audio HDA HDA HDA HDA HDA
Uscite video No Si No Si Si
Gigabit Ethernet 1 No 1 1 1
Porte SATA 2 No No 6 4 4
Porte SATA 3 6 6 No 2 2
eSATA Si Si No Si Si
RAID 0,1,5,10 0,1,10 0,1,5,10 0,1,5,10 0,1,5,10
USB 1.1 2 2 No No No
USB 2.0 14 10 12 14 14
USB 3.0 0 4 No No No

 

Di seguito riportiamo invece le specifiche tecniche della scheda madre in esame confrontate con quelle di altri modelli.

 

Specifiche tecniche schede madri
Intel DX79SI ASUS P9X79 ASUS Sabertooth X79 Sapphire X79N
Tipo ATX ATX ATX ATX
Socket Socket 2011 Socket 2011 Socket 2011 Socket 2011
CPU Core i7 SB-E Core i7 SB-E Core i7 SB-E Core i7 SB-E
Chipset Intel X79 Intel X79 Intel X79 Intel X79
NVIDIA nF200 bridge
Memorie 8 DIMM DDR3
Max. 64GB
DDR3 fino a 2400 MHz
Non-ECC
Quad Channel Memory Supporto XMP
8 DIMM DDR3
Max. 64GB
DDR3 fino a 2400 MHz
Non-ECC
Quad Channel Memory Supporto XMP
8 DIMM DDR3
Max. 64GB
DDR3 fino a 1866 MHz
Non-ECC
Quad Channel Memory Supporto XMP
4 DIMM DDR3
Max. 32GB
DDR3 fino a 1600+ MHz
Non-ECC
Quad Channel Memory
Slot di espansione 3x PCIe 3.0 x16 (x16, x8, x8)
2x PCIe 2.0 x1
1x PCI
3x PCIe 3.0 x16 (dual x16 o x16, x8, x8)
1x PCIe 3.0 x16 (x8 mode)
2x PCIe 2.0 x1
2x PCIe 3.0 x16 (dual x16)
1x PCIe 3.0 x16 (x8 mode)
2x PCIe 2.0 x1
1x PCI
2x PCIe 3.0 x16 (x16, x8)
4x PCIe 2.0 x16
MultiVGA NVIDIA 3-Way SLI
AMD Quad-GPU CrossFireX
NVIDIA 3-Way SLI
AMD Quad-GPU CrossFireX
NVIDIA 3-Way SLI
AMD Quad-GPU CrossFireX
AMD Quad-GPU CrossFireX
Porte S-ATA 2x SATA 6Gb/s
4x SATA 3Gb/s
Raid 0, 1, 5, 10
2x SATA 6Gb/s
4x SATA 3Gb/s
Raid 0, 1, 5, 10

Marvell PCIe 9128
2x SATA 6Gb/s

ASMedia ASM1061
2x Power eSATA 6Gb/s
2x SATA 6Gb/s
4x SATA 3Gb/s
Raid 0, 1, 5, 10

Marvell PCIe 9128
2x SATA 6Gb/s

ASMedia ASM1061
1x Power eSATA 6Gb/s
1x eSATA 6Gb/s
2x SATA 6Gb/s
4x SATA 3Gb/s
Raid 0, 1, 5, 10

Marvell PCIe 9128
2x SATA 6Gb/s
Raid 0,1

Marvell PCIe 9172
2x eSATA 6Gb/s
LAN 2x Gigabit LAN Intel 82579V

Wi-Fi 802.11 b/g/n*

Bluetooth*
2x Gigabit LAN Realtek 8111E, Intel 82579V

Wi-Fi 802.11 b/g/n

Bluetooth V3.0+HS
1x Gigabit LAN Intel 82579V 2x Gigabit LAN Marvell 88E8057
Audio Audio Intel HDA 7.1 + 2 channel Audio Realtek ALC898 8-Channel High Definition Audio Audio Realtek ALC898 8-Channel High Definition Audio Audio Realtek ALC892 8-Channel High Definition Audio
Porte IEEE 1394 2x IEEE 1394a N/D 1x IEEE 1394 VIA 6315N N/D
Porte USB 4x USB 3.0 ASMedia
14x USB 2.0
8x USB 3.0 ASMedia
12x USB 2.0
6x USB 3.0 ASMedia
14x USB 2.0
6x USB 3.0 ASMedia
10x USB 2.0
Fasi di alimentazione N/D CPU: 16 + 4 fasi
DRAM: 2 + 2 fasi
CPU: 8 + 2 fasi
DRAM: 2 + 2 fasi
N/D
Dimensioni (cm) 30.5 x 24.4 cm 30.5 x 24.4 cm 30.5 x 24.4 cm 30.5 x 24.5 cm
Pannello posteriore 2x LAN RJ45
1x IEEE 1394a
2x USB 3.0
6x USB 2.0
1x S/PDIF out ottico
5x jack audio
1x tasto back-to-bios
1x Bluetooth
2x Power eSATA 3
2x LAN RJ45
6x USB 3.0
4x USB 2.0
1x S/PDIF out ottico
6x jack audio
1x Wi-Fi antenna
1x tasto USB BIOS Flashback
1x PS/2
1x Power eSATA 3
1x eSATA 3
1x IEEE 1394a
1x LAN RJ45
4x USB 3.0
6x USB 2.0
1x S/PDIF out ottico
6x jack audio
1x Wi-Fi antenna
1x tasto USB BIOS Flashback
1x PS/2
2x eSATA 3
2x LAN RJ45
4x USB 3.0
6x USB 2.0
1x S/PDIF out ottico
1x S/PDIF out coassiale
6x jack audio
1x BT antenna

 


Layout della scheda 

Sapphire ha realizzato questa sua nuova scheda madre al di sopra di un PCB nero multi-layer con una disposizione dei componenti ordinata che segue i dettami classici dei modelli ATX. A prima vista non si intravedono parti eccessivamente appariscenti tanto che connettori, pulsanti e altri componenti sono intonati a colorazioni blu, rosso e nero.

Il Socket LGA 2011 è perfettamente identico a quello visto in precedenza su altre schede madri: la sua robustezza è indiscussa vista l'imbracatura completamente in metallo con doppia leva di fissaggio della CPU. Attorno ad esso Sapphire ha posizionato due coppie da sue slot ciascuna per memorie DDR3 e la componentistica per la sezione di alimentazione raffreddata da un dissipatore passivo in alluminio. Sul bordo esterno, proprio sopra quest'ultimo dissipatore è stato posizionato il connettore di alimentazione ATX 12V a 8-pin: con case moderni e spaziosi non avrete nessun problema mentre se utilizzate un case con alimentatore posizionato in alto l'inserimento e la rimozione del cavo da questo connettore non saranno operazioni comode da realizzare.

 

La sezione di alimentazione prevede sette fasi ed è in grado di fornire un massimo di 270W. E' realizzata con componenti allo stato solido di elevata qualità tipicamente utilizzati nei sistemi server e induttanze Sapphire Diamond Black (visibili nella foto in alto) che prevedono un involucro che funge da vero dissipatore.

Ma, la principale attrazione della X79N è da cercare nei suoi 6 connettori PCI Express a piena lunghezza, seppure poi connessi a 16 oppure 8 linee elettriche governate da standard di seconda o terza generazione. La disposizione specifica è la seguente:

  • PCI Express 1: gestito dalla CPU, 16 linee di terza generazione
  • PCI Express 2: gestito dalla CPU, 8 linee di terza generazione
  • PCI Express 3: gestito dal chip nF200 CH-A, 16 oppure 8 linee di seconda generazione
  • PCI Express 4: gestito dal chip nF200 CH-A, 8 linee di seconda generazione
  • PCI Express 5: gestito dal chip nF200 CH-B, 16 oppure 8 linee di seconda generazione
  • PCI Express 6: gestito dal chip nF200 CH-B 8 linee di seconda generazione

Come vedete non tutte le linee sono gestite direttamente dal chipset o dalla CPU ma passano per il bridge NVIDIA nF200.

La configurazione raccomandata da Sapphire per l'utilizzo più efficace degli slot PCI Express recita quanto segue:

Ovviamente non sono contemplate configurazioni a più di tre schede grafiche in quanto fisicamente non entrerebbero nello spazio ad esse dedicato (è chiaro che quando si parla di configurazioni multi VGA i prodotti presi in considerazione hanno un'occupazione di due slot). E' bene inoltre sapere che Sapphire garantisce la compatibilità solo con sistemi CrossFireX escludendo invece quelli SLI.

Qualcuno potrebbe chiedersi cosa se ne fa di tutti questi slot se poi non può utilizzarli. E' dunque bene ricordare che uno slot PCI Express x16 può essere utilizzato anche per collegare periferiche PCI Express x1 o x4 e questo fa si che la scheda di casa Sapphire sia davvero molto flessibile (fatte salve le configurazioni consigliate, nessuno vieta di utilizzare gli slot in maniera differente).

Per poter lasciare attivi solo gli slot PCI Express davvero necessari, Sapphire ha integrato su questa scheda madre una serie di ponticelli all'altezza delle memorie grazie ai quali è possibile disattivarli singolarmente.

Una serie di led blu posizionati proprio a ridosso di ogni slot PCI Express indica in maniera immediata quali sono attivi e quali, invece, restano inutilizzati.

La possibilità di disattivare gli slot non garantisce alcun miglioramento dal punto di vista energetico (abbiamo eseguito alcuni test per verificarlo ed i consumi sono rimasti esattamente identici sia con tutti gli slot PCIe attivati sia disattivandoli tutti tranne il primo). Invece questa tecnologia permette facilmente di escludere una scheda grafica dalla propria configurazione senza doverla fisicamente smontare.

La scheda madre X79N è stata ulteriormente arricchita di funzionalità che l'appassionato non potrà non notare. Anzitutto sul PCB sono stati integrati i tasti per poter avviare e resettare il sistema, un microswitch per resettare il bios ed un doppio display a sette segmenti che rileva lo stato corrente del sistema e, una volta a regime, mostra in real time la temperatura della CPU.

A questo si aggiunge un sistema di doppio bios che garantisce la possibilità di recuperare la scheda madre nel caso in cui si sia andati incontro ad una errata programmazione del bios stesso. Il bios secondario potrebbe essere anche utilizzato per configurare la macchina in maniera diversa. Un led giallo posizionato vicino ai chip dei bios ci avvisa quando stiamo utilizzando quello di riserva.

Un ritorno non molto gradito è quello della piccola ventola sul dissipatore del chipset. La scelta di Sapphire potrebbe sembrare strana in quanto abbiamo appena detto che il chipset X79 si occupa solo di compiti "secondari": e allora è davvero necessario avere un sistema di raffreddamento attivo?

La risposta è chiara nel momento in cui smontiamo la scheda: lo stesso dissipatore è impiegato non solo per raffreddare il chipset X79, bensì anche il chip NVIDIA nF200.

Le connessioni Serial ATA sono complessivamente 8 e ad esse se ne aggiungono due eSATA disponibili sul pannello dei connettori esterni.

Il ricco pannello posteriore offre tutta una serie di connettori per accontentare le necessità di utenti dotati di periferiche moderne o più datate. Sapphire ha deciso di lasciare ancora una porta PS2 per mouse o tastiere d'altri tempi, ma spesso ancora in uso, e poi sei porte USB 2.0, quattro USB 3.0, uscita S/PDIF coassiale e ottica, antenna Bluetooth, due porte eSATA, due uscite RJ45 per Gigabit LAN e sei connettori jack per audio multicananale analogico e line in. I connettori USB 3.0 e LAN hanno contatti placcati in oro per garantire la completa assenza di ossidazione nel tempo.


Le impostazioni del bios

Il sistema per la gestione delle impostazioni del bios della scheda madre Sapphire è indicato come QBIOS ed è di tipo UEFI con interfaccia grafica comandabile da tastiera e mouse. L'interfaccia risulta essere abbastanza spartana e, pur funzionando con il mouse, non ne permette un uso agevole (movimenti rallentati e poco fluidi).

In tutte le finestre è presente un comodo monitor real time delle risorse hardware: ovviamente l'aggiornamento dei parametri, a seguito della modifica da bios, lo si registra solo dopo aver salvato e riavviato (non perché non funzioni il monitor, ma perché le impostazioni del bios stesse vengono salvate solo all'uscita).

Il pannello Performance permette di accedere alle impostazioni della CPU, delle memorie e delle tensioni.

E' possibile impostare la frequenza di riferimento BCLK a passi di 1MHz ed il moltiplicatore di questa (Gear Ratio) che permette di partire da una frequenza di base di 100MHz, 125MHz, 166,7MHz e 250MHz.

Nella sottosezione CPU Configuration è possibile modificare l'attivazione della modalità Turbo ed il moltiplicatore della CPU. Purtroppo in questo caso la scheda non è stata in grado di supportare moltiplicatori superiori a quello massimo impostato di default (33x), anche a seguito della disattivazione di Turbo e altre voci relative al risparmio energetico.

 

La sottosezione delle memorie permette di modificarne alcuni parametri quali la frequenza di funzionamento attraverso tutta una serie di moltiplicatori (da 1067MHz a 2400MHz), i timings (possono essere lasciati in modalità Auto oppure regolati manualmente) e, qualora disponibili, attivare i profili XMP.

La sezione per la configurazione delle tensioni permette di agire su CPU, memorie e chipset. Ma non solo: è possibile entrare più nel dettaglio ed attivare l'overvolt del chip PLL che si occupa di creare una frequenza di base stabile oppure migliorare la risposta dei sottosistemi di alimentazione affinché si renda più stabile il sistema sotto overclock.

Il tab Advanced include diverse voci per accedere ad altrettanti sottomenu e regolare le impostazioni di risparmio energetico, della CPU, delle porte USB e dei controller SATA.

Il sottomenu relativo alla configurazione della CPU offre all'utente la possibilità di gestire l'Hyper threading, impostare il numero di core attivi, le feature di sicurezza ed il supporto alla virtualizzazione.

 

Il bios può essere facilmente aggiornato grazie all'utility di flashing disponibile dall'ultima scheda del bios stesso. Basterà collegare una chiavetta USB con la rom del bios per eseguire l'update.


Sistema e metodologia di prova

Le prove sulle schede madri sono eseguite con scrupolo e attenzione, in quanto questo componente rappresenta la base per qualunque sistema PC.

  • Installiamo i componenti necessari sulla scheda madre, verifichiamo il corretto funzionamento hardware ed impostiamo il bios con i valori di default (a meno che non sia diversamente specificato)
  • Installiamo il sistema operativo di fresco, tutti i necessari drivers forniti dal produttore, le eventuali utility da analizzare ed infine software e file di test.
  • Ogni test viene ripetuto per tre volte e se il valore di qualcuno di essi mostra una varianza troppo elevata viene di nuovo ripetuto (dopo avere rilevato la specifica causa che ha inficiato il risultato);
  • Alla fine di ogni sessione di prova il sistema viene riavviato;
  • I risultati dei test vengono controllati rispetto a numeri di riferimento per indagare su eventuali valori anomali.

 

Sistema di prova
Schede madri Intel DX79SI Siler X79 Express
Processore Intel Core i7-3960X (3,3GHz, Turbo 3,9GHz, 1,5MB L2, 15MB L3, six core)
Memoria 8 GB DDR3 2000 (4 x 2GB) @ 1600MHz
Hard Disk WD Caviar Blue 320GB 7200RPM SATA3
Scheda video NVIDIA GeForce  GTX 570
Scheda audio Integrata
Alimentatore Corsair 620W
Sistema operativo Windows 7 64-bit

Di seguito trovate una descrizione dei test che eseguiamo e di come li eseguiamo.

Benchmark sintetici

  • Fritz Chess Benchmark: questo è un tool che misura la potenza del processore di sistema utilizzando il motore per la creazione di giochi di scacchi "Fritz 9 engine". Il risultato del test è espresso in nodi per secondo medi. Il software è fortemente ottimizzato per girare in ambienti multicore ed è capace di attivare fino ad 8 thread contemporaneamente.
  • RMAA (versione 6): permette di controllare la qualità e le prestazioni del controller audio integrato. Per effettuare le prove noi utilizziamo una scheda audio secondaria di qualità come la Auzentech X-Fi Forte con la quale registriamo i segnali prodotti dal controller integrato per misurare la sua qualità di riproduzione ed emettiamo segnali per controllare la qualità del controller integrato in registrazione. La connessione fra la scheda audio secondaria ed il controller integrato avviene per mezzo di cavetti schermati di alta qualità.
  • Microsoft NTttcp: per provare il controller di rete abbiamo utilizzato un sistema secondario sul quale è stata installata una scheda di rete Zyxel Gigabit LAN. Sul computer di prova e su quello di riferimento abbiamo fatto girare il software NTttcp in modalità Receiver + Sender e viceversa. Abbiamo dunque misurato i tempi di occupazione della CPU e la banda dati.
  • HD Tune Pro (versione 4): utilizziamo questo benchmark per misurare la banda dati, l'occupazione di CPU ed altri parametri inerenti i controller disco ed USB. Sui controller SATA colleghiamo un disco rigido WD Caviar Blue da 320GB SATA 2.0 oppure WD Caviar Blue da 320GB SATA 3.0 o ancora un SSD ADATA S599 da 120GB SATA 2.0 a seconda del test che vogliamo effettuare. Per testare il controller in modalità multi disco utilizziamo due dischi WD Caviar Blue da 320GB SATA 2.0.

Grafica 3D

  • 3DMark06 (versione 1.1.0 Professional): ci permette di valutare le prestazioni grafiche 3D offerte dal sistema. Nel suo computo sono inclusi, in particolare, la CPU, la memoria di sistema ed il controller grafico.
  • World In Conflict (RTS): si tratta di uno strategico in tempo reale, che unisce a questo tipo di giochi una visuale simile a quella degli sparatutto in prima persona e che fa degli effetti particellari e della fisica le sue armi migliori.
  • Call of Juarez (3D Shooters): titolo ambientato nel vecchio west ma realizzato per le API DirectX 9. Grazie ad un porting è disponibile anche per piattaforme DirectX 10 delle quali sfrutta molto effetti di luce e delle tecniche di "dense vegetation".
  • Crysisz (3D Shooters): si tratta di uno sparatutto che ha fatto un'epoca e che risulta sicuramente leggero per le moderne schede grafiche, dunque fortemente dipendente dall'architettura di base legata a CPU, memorie e chipset. Il test utilizza le API DirectX 10 ed è eseguito con il motore a 64-bit.
  • HAWX 2 (simulazione): un titolo di nuova generazione che utilizza un motore DirectX 11 e presenta una certa dipendenza dalla CPU e dalla piattaforma sottostante.

Utilizzo generico

  • PovRay (versione 3.6 e versione 3.7): il tool Persistence of Vision Raytracer (PovRay) permette di creare grafica tridimensionale di elevata qualità. Al suo interno troviamo una scena standard creata proprio per effettuare benchmark sulla CPU che sfrutta la maggior parte delle feature disponibili con questo software. Per rendere ripetibili i nostri test utilizziamo sempre le impostazioni di default del file .ini.
  • Cinebench (versione 10 e versione 11): suite di test multi-piattaforma basato sul software di animazione CINEMA 4D ampiamente utilizzato da studi e case di produzione per la creazione di contenuti 3D. Grazie ad esso possiamo valutare le performance del sottosistema CPU seppure l'influenza di chipset, memorie e scheda grafica installate nel sistema non può essere trascurata. Il software esegue un test di rendering capace di sollecitare uno o tutti i core del processore disponibili.
  • 7-Zip (versione 9.15 beta): con questo noto software di compressione dati eseguiamo due diversi benchmark. Il primo viene realizzato utilizzando il tool integrato che restituisce una indicazione sui MIPS (million instructions per second) che il sistema è in grado di offrire (potete confrontare i risultati ottenuti con quelli ufficiali e con quelli del vostro sistema). Il secondo invece prende in considerazione una situazione reale nella quale viene richiesto al sistema di comprimere in formato 7z una cartella da 5,36GB contenente 4.379 file di diversa dimensione e tipologia (immagini, testo, html, video, foto, applicazioni) e 536 sottocartelle e poi di decomprimere la stessa. L'operazione di compressione ha una forte dipendenza dalla memoria cache della CPU e dalla memoria RAM installata nel sistema. Quella di estrazione dipende molto, invece, dalla capacità della CPU di gestire le operazioni su interi. In tutti i casi, il software sfrutta abbastanza bene tutte le risorse (core) di CPU a disposizione.
  • Auto Gordian Knot (versione 2.55): software utile per effettuare backup di DVD o comunque operazioni di transcodifica video nei formati DivX ed XviD. Per le nostre prove utilizziamo il codec XviD che il tool installa di default ed eseguiamo il ripping di un completo DVD (Codice Swordfish) che per l'occasione abbiamo memorizzato su un disco fisso e lo "comprimiamo" in modo da farlo entrare su due CD.
  • Handbrake (versione 0.9.5): un software di transcodifica video open-source multipiattaforma e multithreaded con il quale effettuiamo una conversione video di un intero DVD (Codice Swordfish) in formato adatto per i dispositivi Apple iPod, iPhone e iPad.
  • Mainconcept H.264 (versione 1.6.1): tool di codifica video in grado di creare stream ad alta definizione compatibili con lo standard H.264.
  • DaCapo (versione 9.12): questa suite di benchmark permette di valutare il comportamento del sistema quando si utilizzano tool di sviluppo per Java. Esso include tutta una serie di applicazioni reali open source fra cui Tomcat, FOP, Eclipse, Batik, Xalan e altri. Nel nostro caso riportiamo il tempo complessivo necessario all'esecuzione di tutti i test.
  • ScienceMark 2.0: grazie a ScienceMark è possibile misurare le prestazioni del sistema in ambiente di calcolo spinto. Inoltre il software misura le prestazioni della memoria di sistema e della cache integrata nella CPU.
  • Adobe Photoshop: questo test rileva il tempo necessario all'applicazione di alcuni filtri su un'immagine campione, operazione effettuata in Adobe Photoshop CS5 utilizzando Speedtest di Club of One.

Microprocessore 

I test sul microprocessore vengono effettuati mediante l'impiego di benchmark sintetici e non, per analizzare le prestazioni e raffrontarle a quelle di soluzioni concorrenti. L'impiego di software specifico serve per isolare al massimo tale sottosistema, evitando che i numeri così restituiti siano influenzati da altri comparti (memorie, hard disk, scheda video...).

Dai primi risultati ottenuti dall'esecuzione dell'algoritmo Molecular Dynamics di Science Mark osserviamo che la scheda madre Sapphire riesce ad offrire prestazioni al pari di quelle della reference board Intel, inferiori ai numeri mostrati dalle due schede madri ASUS recensite qualche giorno fa.

Il test Primordia conferma esattamente quanto visto in precedenza: la scheda Sapphire fornisce risultati molto vicini a quelli del modello Intel DX79SI, leggermente inferiori a quelle delle due soluzioni ASUS P9X79 e Sabertooth X79.

Per avere un'idea dei guadagni prestazionali che si possono ottenere impiegando software ottimizzati per il calcolo in parallelo basta guardare i risultati nel grafico che segue, ottenuti con CineBench R10.

Anche guardando ai risultati ottenuti con software multi-threaded, notiamo come la Sapphire X79N sia sempre appaiata con la scheda madre Intel e per questo non all'altezza delle altre due schede madri rivali firmate ASUS.

Con il benchmark CineBench R11 la situazione cambia e mostra una sostanziale parità fra le tre schede non Intel. Il valore di CPU depone comunque ancora una volta in favore dell'ASUS P9X79 e della Sabertooth X79.

Con PovRay 3.7, invece, la scheda madre proposta da Sapphire risulta essere la più lenta del gruppo, posizionata anche dietro la reference board di Intel.

Vanno un po' meglio le cose con Fritz Chess Benchmark che, grazie al Fritz Engine 9, riesce a sfruttare gli ambienti multithread per l'esecuzione di simulazioni scacchistiche. In questo caso la scheda Sapphire X79N si posiziona a metà strda fra le due ASUS e la scheda madre Intel DX79SI.

La scheda madre Sapphire emerge invece in 7-zip ove conquista la testa della classifica in quanto a potenza di CPU bruta (misurazione dei MIPS attraverso il benchmark integrato in 7-zip).


Produttività

I test di produttività miranoad impegnare tutte le risorse del sistema pur senza sottoporle a stress intensi. Per le nostre valutazioni abbiamo scelto di comprimere ed espandere una cartella di riferimento contenente files di vario tipo (documenti di testo, immagini, mp3) dalle dimensioni di 4,5 gigabytes con 7-zip.

Anche in questo caso registriamo, per la scheda madre Sapphire, una posizione intermedia che gravita fra i tempi necessari al sistema Intel e quelli necessari alle due schede madri rivali firmate ASUS.

Un secondo test è stato preso in prestito dalla suite PCMark 7, in particolare quello sulla produttività.

Sostanziale parità fra Sapphire X79N ed Intel DX79SI nel test di produttività del PCMark 7. Le due schede restano però ben al di sotto delle ASUS P9X79 e Sabertooth X79.


Video encoding

La codifica video è uno dei compiti più pesanti per un moderno personal computer. I sottosistemi di riferimento vengono messi a dura prova: dotarsi di un decente quantitativo di memoria, di un processore multicore di fascia alta, di software ottimizzato per il calcolo in parallelo e di veloci e capienti hard disks diventa d'obbligo, onde evitare che tra l'avvio e la conclusione delle operazioni passi un'eternità.

Il primo test riguarda una semplice compressione di una sorgente mpeg impiegando il codec XviD, con rapporto di compressione pari a 2.67, senza rescaling dell'immagine e mantenendo la sorgente audio invariata.

La scheda madre di casa Sapphire non riesce a stare al passo con le altre denotando un certo ritardo anche rispetto alla reference board di Intel.

Lo stesso si verifica anche con il software AutoGordian Knot col quale eseguiamo un'operazione simile alla precedente con sola compressione del file lasciando immutato il codec di riferimento. La scheda Sapphie X79N è ancora la più lenta del gruppo.

Vediamo cosa succede nel momento in cui vogliamo convertire un intero DVD (Codice Swordfish) in un formato compatibile per Apple iPad utilizzando il software Handbrake.

In realtà il quadro non cambia di molto anche se questa volta la scheda madre Sapphire riesce a limare qualche secondo ai tempi ottenuti dalla scheda di riferimento Intel DX79SI. ASUS P9X79 Deluxe e Sabertooth X79 restano comunque più veloci.

L'esperienza continua con la conversione di due stream MPEG in formato H264 e Sony PSP compatibile. Nello specifico, abbiamo scelto un video creato appositamente nei nostri laboratori senza traccia audio, ed il trailer cinematografico Full HD del film 300.

Guardando ai tempi complessivi di transcodifica (barra arancio), per la scheda madre Sapphire continua a delinearsi una situazione di vicinanza alla reference board di Intel.


Controller Serial ATA

I test disco mirano ad isolare i controller integrati nella motherboard, evidenziandone le performances medie. Quando su uno stesso prodotto sono presenti più controllers, vengono effettuati tests di confronto per vedere quale dei due risulta più performante, aiutando l'utente finale a scegliere come configurare il proprio sistema in fase di installazione.

Sostanziale parità fra le schede madri in esame per quel che concerne l'efficienza del controller S-ATA integrato. D'altro cant questo è governato direttamente dal chipset e difficilmente potevamo aspettarci variazioni di rilievo.

Il discorso cambia un poco quando mettiamo alla prova il controller SATA 3.0: in questo caso la scheda madre Sapphire sembra soffire nelle operazioni di scrittura nelle quali riporta un calo di circa il 15% rispetto a quanto riescono a fare le schede madri ASUS Nessuna differenza da rilevare, invece, nelle operazioni di lettura.

Seguono, infine, i grafici con le percentuali di occupazione del microprocessore per tutti i controller. Il commento è unico: valori così bassi denotano una particolare efficienza nei trasferimenti disco, e fanno sorridere al confronto con la potenza bruta messa a disposizione dalla CPU

Anche se di poco, in tutti i casi la scheda madre Sapphire mostra un'occupazione di CPU più elevata sia rispetto alla reference board Intel che rispetto alle due schede madri ASUS.


Gaming

Computer non significa solo lavoro o produttività: anche il divertimento vuole la sua parte! Verifichiamo che le macchine moderne siano dotate di cavalleria sufficiente allo scopo. I test sono effettuati a bassa risoluzione ed in modalità FullHD per misurare, rispettivamente, il peso sul comparto CPU e sull'interezza del sistema (VGA, Memorie, HDD, CPU).

La scheda madre Sapphire si presenta, almeno guardando il punteggio ottenuto con il 3DMark06, con buone potenzialità, sicuamente al di sopra di quelle della scheda di riferimento Intel ma non ancora all'altezza delle due "schiacciasassi" ASUS.

Performance confermate anche nei giochi veri ove le due ASUS continuano a mantenere salda la testa della classifica, seguite dalla Sapphire X79N che in taluni casi è più vicina (HAWX 2), in altri più lontana (Crysis), e poi dalla Intel DX79SI.


Consumi

E' facile che un sistema possa rimanere acceso per più ore consecutive per l'effettuazione di compiti a bassa richiesta di potenza, come la stesura di un documento di testo o la visione di un film in DVD: in tali casi è superfluo che processore e componentistica di contorno girino a tavoletta per generare cavalleria che, di fatto, non viene impiegata. Le funzioni di risparmio energetico intervengono allo scopo di limitare gli sprechi, e di fornire quel che serve quando serve.

 

Dal grafico leggiamo gli assorbimenti in modalità IDLE per la scheda madre Sapphire sono abbastanza contenuti nonostante la presenza di un chip bridge NVIDIA nF200 che sappiamo avere la sua influenza sui consumi complessivi. Il valore registrato è di appena 3W superiore a quello del sistema basato sulla Intel DX79SI e inferiore a quelli delle due schede madri ASUS.

Quando mettiamo sotto stress la CPU Intensive con il software WPrime, le richieste energetiche aumentano di conseguenza ma il prodotto di casa Sapphire resta più parsimonioso rispetto alle due rivali Asus P9X79 Deluxe ed Asus Sabertooth X79, pur consumando 45W in più della Siler di casa Intel.


Prove in overclock

L'overclock delle piattaforme Sandye Bridge-E passa per la possibilità di modificare moltiplicatori, frequenze di bus, moltiplicatori delle frequenze di bus, divisori delle memorie e così via. Anche se solo i modelli di CPU della serie "X" sono completamente sbloccati, resta il fatto che la libertà permessa dalle nuove schede madri Socket LGA 2011 è molto ampia.

La scheda madre Sapphire offre un certo numero di strumenti che possono aiutare in questa pratica come i punti di rilevazione delle tensioni in tempo reale, i tasti sul PCB per l'avvio ed il reset della macchina, un doppio bios che permette di ripristinare il sistema anche in caso di errore nella sua programmazione e così via.

Il bios, dal quale è necessario agire per apportare qualunque tipo di modifica al sistema, resta invece ancora un po' acerbo. L'interfaccia non è facile da navigare con il mouse e le voci in esso comprese sono solo quelle di base se paragonate a prodotti come le ASUS ch abbiamo preso a paragone. Possiamo dire che anche per il bios questa scheda ricalca la situazione della reference board Intel DX79SI. Quest significa, purtroppo, che dal bios non è stato possibile aumentare il moltiplicatore della CPU oltre il suo valore di default (a meno che non si passi dal Turbo).

Quel che possiamo fare per aumentare la frequenza di funzionamento della CPU, dunque, è agire sulla frequenza di bus. Anzitutto proviamo a vedere se è possibile salire oltre i 100MHz di default: in questo caso la scheda madre Sapphire non permette un fine tuning della stessa in quanto gli step sono ampi 1MHz (generalmente si procede a passi di 0,1MHz).

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Il massimo che siamo riusciti ad ottenere è stato di appena 2MHz in più (102MHz invece di 100MHz). Con altre schede madri siamo riusciti a raggiungere comodamente i 105 - 106MHz.

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Agendo invece sul moltiplicatore del bus che abbiamo impostato a 1,25 e lasciando la frequenza di base a 100MHz risuciamo a portare la CPU a 4,13GHz (usando un moltiplicatore di 33x). Più di questo purtroppo non si riesce ad ottenere.

Sapphire offre anche la comoda utility Trixx che da Windows permette di monitorare tutti i parametri del sistema ed impostare frequenza di base e tensioni.

 


Conclusioni

Sapphire sta acquisendo nuove esperienze nel settore e pian piano sta cercando di entrare anche nel settore delle schede madri. Dopo le primissime soluzioni viste al CES dello scorso anno, quest'anno il produttore si presenta con una nuova soluzione progettata per le CPU desktop più costose in assoluto, quelle della famiglia Sandy Bridge-E.

Ma forse proprio per questo motivo, il produttore ha deciso di scendere in campo coi "piedi d piombo": molto della sua scheda X79N ricorda la soluzione di riferimento Intel: dalle prestazioni alle funzionalità passando anche per tutte le limitazioni nella pratica di overclock.

Certo la scheda è condita con molte feature interessanti, ben 6 connettori PCI Epxress x16 e teoricamente non è male nemmeno la scelta di integrare "soli" 4 slot per memorie, ma forse è ancora poco per distinguersi ed emergere.

Bene sul fronte prezzo: nonostante sia sempre molto elevato (si parla di poco meno di 300 euro), questo è inferiore a quello necessario per acquistare modelli concorrenti che raggiugono cifre anche dell'ordine dei 350 euro.

Layout. Pulito e ordinato nonostante la presenza di un bridge NVIDIA nF200 e le sei connessioni PCI Express x16. Un po' di spazio è stato recuperato grazie alla presenza di un numero limitato di connettori per memorie ma di certo è stata azzeccata la scelta di posizionare sotto lo stesso dissipatore il chipset X79 e l'nF200.

Bios. Sapphire ha deciso di passare ad un bios UEFI con interfaccia grafica che riteniamo ancora troppo acerbo se confrontato con le soluzioni di casa ASUS, MSI o Gigbayte. Anche il numero di feature offerte, pur essendo sufficienti, non può essere certo paragonato a quelle dei suoi avversari e così anche per la granularità delle impostazioni. In aggiunta da bios, come accaduto con la scheda madre Intel DX79SI, non è stato possibile portare il moltiplicatore della CPU a valori superiori rispetto a quello massimo, nonostante si trattasse di un modello della serie "K".

Prestazioni. Le prestazioni offerte sono da metà classifica, posizionate a metà strada fra quelle della più lenta Intel DX79SI e quelle delle più veloci ASUS P9X79 o Sabertooth X79.

Overclock. Abbastanza limitato. Con la frequenza di base non si riesce ad andare oltre i 102MHz anche a causa del fatto che questa è modificabile "solo" a passi di 1MHz. Si può agire sul moltiplicatore del bus ma non sul moltiplicatore della CPU per spingerlo verso l'alto anche se questo è sbloccato. Probabilmente un aggiornamento del bios risolverà queste problematiche. Sapphire ha comunque integrato una serie di opzioni utili fra cui punti di misurazione delle tensioni, doppio bios e tasti per il reset rapido delle impostazioni del bios e per l'avvio del sistema. E' presente un solo slot per la creazione di profili del bios. 

Espandibilità. Eccellente. La presenza di soli connettori PCI Express x16 offre la massima flessibilità in termini di espandibilità in quanto permettono di installare schede grafiche oppure qualunque altro tipo di scheda add-on. E' possibile creare configurazioni multi VGA CrossFireX mentre il produttore non fa cenno alla compatibilità con la tecnologia SLI di casa NVIDIA. Disponibili inoltre 8 connettori Serial ATA (4 SATA 3 e 4 SATA 2), due connettori eSATA, due connettori Gigabit LAN ed un nutrito numero di porte USB 2.0 e USB 3.0. L'audio è disponibile sia in forma analogica multicanale che digitale via SPDIF (coassiale e ottico).

Consumi. A differenza delle soluzioni di casa ASUS e nonostante l'utilizzo di un chip bridge nF200, i consumi della scheda Sapphire sono alquanto contenuti, vicini a quelli della reference board Intel