La consegna di Tablet è schizzata alle stelle nel 2Q del 2020, rompendo il classico trend di mercato che vede manifestarsi questo boost solo nel quarto quadrimestre dell'anno, grazie al Black Friday e al Natale. A permettere queste ottime vendite ci ha pensato la Didattica a Distanza, grazie al lockdown totale determinato dal Covid-19.

Non si tratta di una supposizione, ma di un dato di fatto derivato dalla mia personale esperienza nella scuola. Ad esempio, l'istituto per il quale ho lavorato, ha acquistato circa 200 tablet per supportare gli alunni e le famiglie che non possedevano terminali adatti ad una didattica a distanza. Purtroppo la pubblicità dei produttori di smartphone, negli ultimi anni, ha provocato non pochi danni dal punto di vista culturale: molti sono convinti che basti un cellulare per essere produttivo. Personalmente trovo molto limitante anche un tablet, ma questo è un altro discorso.

Moltiplicate questi 200 tablet per ogni Istituto Comprensivo in Italia, e poi moltiplicate questo numero per ogni nazione europea. Comprenderete come i vari produttori di Tablet abbiano beneficiato notevolmente da questa pandemia.

In ultimo, v'è da considerare che molti istituti hanno acquistato tablet già antiquati (ad esempio, dotati di Android 7), convinti o dai propri "esperti" o da un prezzo estremamente basso. Risulta quindi probabile che molti distributori abbiano sfruttato l'occasione per alleggerire i propri magazzini di prodotti altrimenti invendibili. Il tutto, naturalmente, a carico di chi paga le tasse.