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Chi si ricorda dei ragazzi italiani di Apemarina? Sì, proprio quelli che nel 2013 ci hanno regalato, nel verso senso della parola, in quanto scaricabile gratuitamente, quella perla di Avventura Punta-e-Clicca che è “Donald Dowell and the Ghost of Baker Manor” (Qui il link alla pagina ufficiale).

Sempre nel medesimo anno intervistammo Andrea e Giovanni, chiedendogli dei nuovi progetti, e fummo ragguagliati su “Tales”, un’Avventura Grafica ancora più Old-Style rispetto a Donald Dowell: la risoluzione grafica è di appena 320x200! Si tratta della medesima risoluzione utilizzata in alcuni dei maggiori capolavori videoludici di tutti i tempi: The Secret of Monkey Island, Indiana Jones and the Fate of Atlantis, The Flight of the Amazon Queen (Per me è un capolavoro!) e via di questo passo.

Tales è stato rilasciato l’anno scorso, in Novembre, ma a causa di alcuni contrattempi (In famiglia e fuori) non sono riuscito a recensirlo. Il problema più grave fu la perdita dei salvataggi (A causa della morte del mio SSD) quando ero giunto ormai ai due terzi dell’avventura!

Oggi, ad un anno di distanza, sono qui per cancellare questa grave mancanza (Oltre che per cospargermi il capo di cenere), proprio in contemporanea con i saldi di Steam. Tales è in vendita con il 66% di sconto, a 3,05 Euro! Un prezzo davvero invitante, per un’avventura grafica che sicuramente piacerà ai fanatici del genere, come ai giocatori che sono nuovi a questa tipologia di titoli. Non ci credete? Provate a leggere le pagine che seguiranno e correrete ad acquistarlo. ;)

 

 

 

Altre letture d'interesse:


Tales, come anticipato nell’introduzione, è un’avventura grafica vecchio stampo, caratterizzata da una risoluzione grafica di appena 320x200, e da un’interfaccia utente che ricorda da vicino quelle di lucasiana memoria post-SCUMM. Il nostro alter ego, Alfred (O Alfredo, se lo giocherete nella localizzazione italiana), potrà usufruire di un puntatore “intelligente”, introdotto nelle Avventure Grafiche verso la metà degli ‘90 per far avvicinare anche utenti “pigri” ad un genere in difficoltà (Il primo gioco di grido ad utilizzarlo fu Sam & Max Hit the Road, della Lucas Arts, se la mente non mi inganna).

Tornando alla parte grafica, il fatto che questa sia limitata alla risoluzione di 320x200 non significa che sia stato semplice realizzarla. Al contrario, ogni singolo scenario è stato realizzato a mano, scannerizzato, quindi lavorato attentamente al PC così da mantenere un livello di dettaglio comunque incredibilmente elevato. Il lavoro fatto dai ragazzi di Apemarina mi riporta alla mente un numero di K (Luglio/Agosto 1994) in cui furono intervistati i disegnatori di Adventure Soft riguardo lo sviluppo di Simon the Sorcerer II.

 

 

Un’altra caratteristica presente in Tales, e comune ai vecchi titoli Punta e Clicca, è sicuramente l’abbondanza di Puzzle Game. Personalmente l’ultima volta che ne ho visti tanti è quando giocai a The Dig, nel 1995. Tales, quindi, non si prefigura come una semplice Avventura Grafica, ma anche come un Puzzle Game in cui far lavorare – almeno un poco – la parte razionale del nostro cervello, eheh (Giochi composti da soli Puzzle Game, come quelli della serie de “Il Professor Layton”, hanno dimostrato di avere un certo appeal, d’altra parte).

 

Kappa (Luglio/Agosto 1994)


Sebbene il tutto parta da una biblioteca, è difficile dire esattamente dove Tales sia ambientato, in quanto il nostro Alfred dovrà fare la spola in diversi libri … sì, avete capito bene, si viaggerà per “storie”. Come lascia intendere il titolo del gioco, saremo chiamati a visitare diverse ambientazioni, più o meno famose, al fine di giungere ad un felice epilogo. La storia si apre con il nostro Alfred che viene assunto come guardiano di una Biblioteca, ed il primo giorno, nonostante i suggerimenti ricevuti al momento dell’entrata in servizio, compie una prima terribile leggerezza: Alfred libera Oblio, un demone che tenterà di cancellare ogni traccia di Cultura sulla terra.

 

Il primo incontro tra Merlino ed Alfred

 

Dovremo quindi metterci all’opera per trovarlo e sconfiggerlo. Ma come fare? In nostro aiuto giunge Merlino, sì, proprio quello di Camelot! Questi ci darà alcune indicazioni e, se dovessimo finire in un vicolo cieco durante l'avventura, potremo appellarci a lui per avere la soluzione agli enigmi.

 

Qui Pantagruel che, indovinate ... mangia come dovesse scoppiare!

 

Nel corso dell'avventura dovremo visitare diverse ambientazioni, di cui in molti avranno sicuramente letto alle Superiori, per esempio L'epopea di Gilgamesh, Il Giro del Mondo in 80 Giorni e Gargantua e Pantagruele. Queste sono solo alcune, e mi fermo qui per non rovinarvi la sorpresa nello scoprire le altre.

Ogni ambientazione è caratterizzata da un notevole ironia, e da diversi richiami ad avventure grafiche “storiche”. Non mancano neppure richiami a libri e trattati di filosofia. Già in Donald Dowell and the Ghost of Baker Manor avevamo notato la notevole cultura letteraria di Andrea e Giovanni!

Una cosa che ho trovato particolarmente divertente, è che se conosciamo la storia del libro di turno avremo un leggero vantaggio nel risolvere alcuni enigmi. Possiamo affermare che in Tales la cultura ci viene in aiuto!


Veniamo ora al gameplay ed alla realizzazione tecnica. Partendo dal gameplay, questo non risulta troppo differente da qualsiasi altro titolo Punta e Clicca che abbiamo potuto giocare dalla fine degli anni ‘90 in poi. L’interfaccia è intuitiva e la velocità di fruizione è più che buona. Il vero tallone d’Achille, per alcuni, potrebbe essere rappresentato dalla necessità di viaggiare tra un libro ed un altro, passando per la Biblioteca, al fine di venire a capo di alcuni enigmi (Molti oggetti vanno trasportati da una storia all’altra). Questo porta via parecchio tempo, e a volte potrebbe risultare frustrante. In ultimo, va menzionato il fatto che alcuni (Fortunatamente pochissimi!) oggetti con cui interagire sono grandi giusto qualche pixel, cosa che potrebbe rendere difficoltoso trovarli (Difetto già visto in Donald Dowell and the Ghost of Baker Manor).

Per quanto riguarda il doppiaggio in lingua Inglese, questo è più che buono, anche se ho trovato migliore il doppiaggio dei personaggi di contorno rispetto a quello del protagonista, Alfred. Quest’ultimo risulta un po’ troppo piatto, e raramente il doppiatore riesce ad offrire un doppiaggio “empatico”.

La localizzazione dei dialoghi in Italiano è invece eccellente. Non sono presenti refusi o termini fuori posto. Per chi non fosse madrelingua italiana, sono presenti anche le localizzazioni in Russo, Francese, Tedesco e Spagnolo, oltre che naturalmente in Inglese!

Arrivando alla colonna sonora, Andrea e Giovanni si sono affidati ad un musicista professionista, Luigi Di Guida. Questi ha creato una colonna sonora abbastanza varia, e di ottima qualità, che si adatta perfettamente alle varie situazioni in cui si ritroverà Alfred.

 

 

Questa è la schermata di Setup a cui si può accedere prima di entrare nel gioco. Qui è possibile scegliere i setting grafici al fine di godere della migliore esperienza visiva, in accordo sia alle proprie esigenze soggettive, sia al monitor posseduto. Naturalmente, da qui è possibile anche scegliere la lingua di gioco (E' possibile modificarla anche in-game, comunque).


Arrivati a questo punto, bisogna tirare le conclusioni. Personalmente ho amato Tales, in quanto mi ha riportato indietro di almeno 20 anni, quando sul mio IBM Aptiva giocavo a Sam & Max Hit the Road e a King’s Quest VII. Il feeling che sono riusciti a trasmettere i ragazzi di Ape Marina è il medesimo, non solo grazie ad una grafica old-style di qualità elevatissima, ma anche grazie ad un gameplay praticamente perfetto.

Il gioco scorre con estrema piacevolezza, sia grazie ad una serie di enigmi di media difficoltà (Quindi adatti a tutti), sia grazie a dialoghi molto divertenti e ben studiati (Personalmente la mia ambientazione preferita è quella sumerica di Gilgamesh … i dialoghi sull’amministrazione burocratica del regno mi hanno fatto scompisciare!).

Certo, come in ogni gioco vi sono dei difetti, ma in questo caso non così gravi da compromettere il titolo. Come avrete letto nei paragrafi precedenti, si tratta più che altro di dettagli di secondaria importanza.

Arrivato alla fine, detto tra noi, un po’ mi è dispiaciuto. Sì, Oblio è stato sconfitto, ma mi sarebbe piaciuto poter entrare anche negli altri libri presenti nella Biblioteca. Chissà, magari i ragazzi di Ape Marina potrebbero utilizzarli per un seguito … almeno ci spero!

In ultimo, giocare a Tales mi ha spinto a rileggere Gilgamesh, studiato superficialmente alle Superiori. Adesso, devo ammetterlo, superati i trenta, me lo sono goduto molto di più. Tales non si è rivelato solo un videogioco, ma anche uno strumento didattico, e se fossi un insegnante probabilmente proverei a proporlo ai miei studenti.

Che altro devo dire? Provate la demo di Tales, disponibile a questo indirizzo, e se vi piace compratelo! Non ne rimarrete delusi. ;)