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Negli anni passati, soprattutto durante l'emergenza COVID, il Governo italiano ha elargito a pioggia, alle varie scuole, una quantità assurda di denaro per acquistare PC, Tablet e Monitor Multimediali. Secondo le più recenti stime, con il PNRR (Piano Scuola 4.0 et similia) sono stati elargiti 4.1 mld di Euro, mentre attraverso i PON (Piano Scuola 2014‑2020) i miliardi sarebbero altri 3! In totale, senza considerare donazioni di privati o bandi minori, la scuola ha ricevuto più di 7 mld di Euro in meno di 10 anni solo per l'acquisto di materiale informatico.

Tutto molto bello, negli intenti, ma nell'arco di questi anni sono sorte notevoli criticità sul loro utilizzo e riguardo la scelta del materiale. Al pari dell'Italia, inoltre, anche altri paesi hanno speso una quantità simile - o maggiore - di fondi per l'aggiornamento dei materiali scolastici e questo ha portato molti fornitori a vendere (spesso a prezzo pieno) anche materiale antiquato pur di accogliere le richieste degli istituti scolastici: la Domanda - inutile dirlo - era ben superiore all'Offerta. Molte scuole, quindi, si ritrovano oggi con PC (Desktop o Notebook), acquistati solo quialche anno fa, del tutto inadeguati, o con 4GB di RAM e/o con dei vetusti HDD. Per non parlare di Tablet con Android 5 o 6, impossibili da aggiornare a versioni più recenti.

Insomma, se da un lato questi fondi hanno permesso a molte scuole di rinnovare parchi macchine obsoleti, dall'altro hanno permesso a molti fornitori MEPA di liberare (a prezzo pieno!) il proprio magazzino di materiale che altrimenti avrebbero dovuto svendere. Si può quindi dire che l'idea dei vari PON e PNRR era giusta, ma è stata messa in pratica malamente.

Considerato tutto ciò, ho deciso di scrivere questo brevissimo articolo per mostrare come un PC scolastico, pagato caro ai suoi tempi ed ora lento, possa essere aggiornato con una ventina di euro così da farlo rinascere. Un'altra grave pecca delle istituzioni scolastiche, infatti, è l'incapacità di capire che il materiale in uso può essere aggiornato/upgradato. Il 99% delle volte si preferisce acquistare tutto ex-novo, con una grave perdita di denaro per il contribuente finale, cioè colui che finanzia questi sprechi.