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Il PC che ho scelto per questo articolo è un Acer Extensa X2610G, commercializzato in italia a partire dal 2016 e acquistato in buone quantità dalle istituzioni scolastiche con i primi PON dedicati all'aggiornamento del materiale informatico nelle scuole. Si tratta di un PC entry level, dotato di CPU Intel Pentium J3710, 4GB di RAM, un HDD da 500 GB e Windows 10 Pro. Il prezzo di acquisto variava in base al rivenditore: andava dai 350 ai 400 Euro. 

Si tratta di un PC dal costo abbastanza elevato per noi utenti smaliziati, in quanto nel medesimo anno - il 2016 - avremmo potuto assemblarci un PC dotato di CPU Intel Core i3-6100 (120 Euro), 8GB di RAM (30 Euro) e SSD da 240GB (80 Euro), più tutto il resto. Il problema delle forniture scolastiche è che tutto deve passare dal portale MEPA e lì i prezzi lievitano. Se non si è un po' scafati si rischia di acquistare un alimentatore ITEK da 700W al prezzo di un ASUS ROG da 1000W!

 

Dalle foto si può osservare come l'aggiornabilità sia limitata: troviamo solo due slot SODIMM per memorie DDR3 e due attacchi SATA 3. La CPU, essendo un Atom travestito, naturalmente è saldata. Va da sé, quindi, che gli interventi volti a migliorare il PC siano limitati alla RAM (max 8GB supportati) e alla memoria di storage.