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Qualche tempo fa vi abbiamo proposto la recensione dell'Alienware M17X-R3, macchina portatile ad alte prestazioni dell'americanissima Alienware, sussidiaria Dell che si occupa della realizzazione e commercializzazione di gaming machines. Tale computer ha brillato in termini di numeri puri nei confronti della concorrenza ed è diventato uno dei favoriti della redazione, complice la gran cura costruttiva e l'impiego di materiali nobili come rame, alluminio e lega di magnesio, peraltro molto difficili da individuare nei prodotti concorrenti.

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Ricordate cosa dicemmo a quel tempo? Tutte le macchine Alienware sono caratterizzate da un elevato livello di configurabilità ed estetica decisamente personalizzata (è possibile sceglierne anche la colorazione), e vantano un supporto utente con tanto di servizio di riparazione a domicilio per tutto il periodo della garanzia; di contro c'è il prezzo d'acquisto, elevato se messo a confronto con la concorrenza ed a parità di specifiche... ma è pur vero che un vecchio detto dice che non si può aver la botte piena e la moglie ubriaca.

La recensione di oggi è un refresh rispetto alla precedente (alla quale vi rimandiamo per la descrizione delle caratteristiche, dello chassis, del bios e dei dispositivi di input) perchè siamo riusciti a mettere le mani su un Alienware M17X-R3 arrivato direttamente dall'ufficio stampa di NVIDIA Italia e che, rispetto a quello in nostro possesso, è dotato di una configurazione hardware superiore. Il processore originario Intel i7-2720QM è rimpiazzato dal top di gamma i7-2860QM con frequenza di funzionamento base pari a 2.5GHz e Turbo Mode a 3.6 GHz, mentre al posto della Radeon HD6870M 1GB GDDR5 troviamo una NVIDIA GeForce GTX580M, punta di diamante della casa del camaleonte verde.

GTX580M
Geforce GTX580M: una GTX560Ti per portatili

La particolarità di questa macchina è che l'impiego della GTX580M (+201,66 Euro rispetto alla configurazione base) permette l'aggiunta di un pannello Full HD 3D 120Hz (+322,67 Euro), ed include un ricevitore NVIDIA 3D Vision integrato per poterne usare i relativi occhialini e godere di una full immersion ludica in qualsiasi momento. 3D on the go! NVIDIA Italia ha preparato il tutto per permetterci di fruire da subito dei contenuti "speciali", ed ha inserito nella confezione un paio di occhiali 3DVision di seconda generazione, dal design decisamente più ergonomico rispetto al predecessore e con lenti più ampie, capaci di massimizzare l'esperienza multimediale.

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Una piccola nota che c'entra poco con l'argomento principale, ma che teniamo a specificare proprio per via dell'ampia configurabilità della macchina: occhio alle sostituzioni del monitor. Se il vostro M17X-R3 è dotato di una scheda video AMD (6870M, 6970M e 6990M) e di uno schermo 1600x900p, potete effettuare l'upgrade al solo pannello 1920x1080p 60Hz NON 3D (+85 Euro). L'installazione di un pannello 3D 120Hz come quello in dotazione con la macchina di prova comporta la non accensione del computer. Semplicemente, non ci funziona: dovrete cambiare anche scheda video e mettere una GeForce.

Ricordiamo che la configurazione di un Alienware M17X-R3 3D prevede la sola scelta dei modelli NVIDIA GeForce GTX 560M e GTX 580M (mentre non è presente nell'elenco GTX 570M, prerogativa delle macchine MSI GT780DXR), e che gli occhiali 3D sono inclusi nel pacchetto.


Di seguito riportiamo le specifiche chiave delle due macchine Dell Alienware M17X-R3 oggetto di quest'analisi.

Specifiche tecniche a confronto
M17X-R3 2720QM M17X-R3 2860QM
Colorazione Stealth Black Stealth Black
Sistema Operativo Windows 7 Home Premium 64-bit Windows 7 Home Premium 64-bit
Processore Intel Core i7-2720QM Intel Core i7-2860QM
Velocità nominale 2.2GHz - 3.3GHz Turbo 2.4 GHz - 3.5 GHz Turbo
Memoria di sistema 8GB DDR3 PC 1600 8GB DDR3 PC 1333
Media Blue Ray Disk reader Blue Ray Disk Reader
HDD 1x Seagate 320GB 7200RPM
1x Intel SSD 320 300GB
1x Seagate 320GB 7200RPM
Schermo LG 1600x900p True Life HD+ AOC 1920x1080p FHD 3D 120Hz
Scheda Video Intel GMA HD
AMD Radeon HD 6870M 1GB GDDR5
Intel GMA HD
NVIDIA GeForce GTX 580M

 Nel dettaglio troviamo in più:

  • Intel Core i7-2860QM (Sandy Bridge) Quad-Core con frequenza di funzionamento nominale pari a 2,4 GHz, Turbo Mode fino a 3,5 GHz (singolo core), 4 x 256 kilobytes di Cache L2, 8 MB di Cache L3 condivisa, Intel Hyperthreading. La CPU è realizzata con processo produttivo a 32 nanometri e supporta le estensioni MMX, SSE 4.2, AVX a 256-bit, EM64T, VT-x e crittografia AES256.
  • GeForce GTX 580M, la più veloce GPU mobile di casa NVIDIA. Le specifiche tecniche chiave sono le seguenti, a confronto con la concorrente Radeon HD 6990M:
GeForce GTX 580M vs. Radeon HD 6990M
Nome del prodotto NVIDIA Geforce GTX 580M AMD Radeon HD 6990M
Nome in Codice Fermi GF114 BlackComb XTX
Processo Produttivo 40nm 40nm
Transistor 1950 milioni 1700 milioni
Core Video 384 Cuda Cores 1120 Stream Processors
Velocità del Core 620 MHz 715MHz
Velocità degli Shaders 1240 MHz 715MHz
Bus Memorie 256 bit 256 bit
Tipo di Memorie GDDR5 GDDR5
Velocità Memorie 1.5 GHz 900 MHz
DirectX 11 Si Si
Shaders 5.0 5.0
OpenGL 4.1 4.1
Consumi 100W N/D
Decodifica Video Pure Video HD UVD3
Decodifica HD 2x stream FullHD in simultanea N/D
Audio Bitstream HD su HDMI HD audio over HDMI/DP
Varie OpenCL
Direct Compute 11
Cuda
NVIDIA 3D Vision
OpenCL
Direct Compute 11
Fattore di forma MXM 3.0b MXM 3.0b

I più attenti avranno sicuramente notato che queste sono le specifiche tecniche di GPU desktop GeForce GTX560Ti ed AMD Radeon HD6870. In effetti, la produzione mobile adotta le sigle di quella desktop aumentate di una o due classi, non per prendere in giro l'utente ma per avere un quadro di riferimento chiaro ed individuare immediatamente quali sono i modelli entry level e quelli top di gamma. I chip differiscono dalle versioni desktop per frequenze di funzionamento e assorbimenti energetici, misure necessarie al contenimento della produzione di calore. E' chiaro che le doti di overclock sono piuttosto ampie, con valori minimi che sono pari almeno alle frequenze dei modelli desktop. Sempre che il sistema di raffreddamento del notebook lo permetta (cosa verificato nel caso dei portatili Alienware)


Per testare il notebook in oggetto abbiamo seguito alcune regole, fermo restando che abbiamo utilizzato la configurazione così come ci viene consegnata dal produttore, sia in termini di hardware che di software (si leggano le eventuali eccezioni):

  • Ogni test è stato ripetuto per tre volte e se i valori di qualche test sono finiti al di fuori di una varianza accettabile il test stesso è stato di nuovo ripetuto
  • Alla fine di ogni sessione di prova il sistema è stato riavviato
  • Le uniche eccezioni riguardano le eventuali suite di sicurezza installate sul sistema, che sono state debitamente disinstallate prima dell'esecuzione dei test.

Per le specifiche dei singoli test vi rimandiamo alla relativa sezione dove trattiamo i risultati che ne derivano.

Benchmark sintetici

  • Fritz Chess Benchmark: questo è un tool che misura la potenza del processore di sistema utilizzando il motore per la creazione di giochi di scacchi "Fritz 9 engine". Il risultato del test è espresso in nodi per secondo medi. Il software è fortemente ottimizzato per girare in ambienti multicore ed è capace di attivare fino ad 8 thread contemporaneamente.
  • SiSoft Sandra: suite di benchmarks sintetici che analizza ogni sottosistema di un personal computer.

Grafica 3D

  • 3DMark06 (versione 1.1.0 Professional): ci permette di valutare le prestazioni grafiche 3D offerte dal sistema. Nel suo computo sono inclusi, in particolare, la CPU, la memoria di sistema ed il controller grafico.
  • World In Conflict (RTS): si tratta di uno strategico in tempo reale, che unisce a questo tipo di giochi una visuale simile a quella degli sparatutto in prima persona e che fa degli effetti particellari e della fisica le sue armi migliori.
  • Alien vs. Predator: la versione originale progettata per console Atari subisce una profonda rivisitazione per essere adattata a sistemi DirectX 11, API delle quali sfrutta in particolare effetti SSAO (Screen Space Ambient Occlusion), di ombre dinamiche e di smooting delle curve dell´alieno.
  • Far Cry2: è dotato di un motore 3D evoluto, che fa uso intensivo di effetti DX10 e fisica.
  • Lost Planet 2: nuova avventura d'azione sci-fi di CAPCOM disponibile in versione DirectX 9 e DirectX 11 nella quale vengono pesantemente sfruttati effetti di tessellation.
  • Staker: Clear Sky (FPS): innovativo First Person Shooter DX10, con splendida gestione di luci, ombre, fisica ed effetti DX10 in generale.
  • Staker: Call of Prypiat (FPS): altro capito del noto First Person Shooter questa volta in modalità DX11 ch come al solito offre un'ottima gestione di luci ed ombre.
  • The Last Remnant: dalla Square Enix (già conosciuta per la fantastica serie Final Fantasy) giunge un nuovo gioco di ruolo alla giapponese, caratterizzato da un comparto grafico eccezionale e da una giocabilità piuttosto elevata, tali da garantire una certà longevità al titolo.

Utilizzo generico

  • PovRay (versione 3.6): il tool Persistence of Vision Raytracer (PovRay) permette di creare grafica tridimensionale di elevata qualità. Al suo interno troviamo una scena standard creata proprio per effettuare benchmark sulla CPU che sfrutta la maggior parte delle feature disponibili con questo software. Per rendere ripetibili i nostri test utilizziamo sempre le impostazioni di default del file .ini.
  • Cinebench (versione 10 e versione 11): suite di test multi-piattaforma basato sul software di animazione CINEMA 4D ampiamente utilizzato da studi e case di produzione per la creazione di contenuti 3D. Grazie ad esso possiamo valutare le performance del sottosistema CPU seppure l'influenza di chipset, memorie e scheda grafica installate nel sistema non può essere trascurata. Il software esegue un test di rendering capace di sollecitare uno o tutti i core del processore disponibili.
  • 7-Zip (versione 9.15 beta): con questo noto software di compressione dati eseguiamo due diversi benchmark. Il primo viene realizzato utilizzando il tool integrato che restituisce una indicazione sui MIPS (million instructions per second) che il sistema è in grado di offrire (potete confrontare i risultati ottenuti con quelli ufficiali e con quelli del vostro sistema). Il secondo invece prende in considerazione una situazione reale nella quale viene richiesto al sistema di comprimere in formato 7z una cartella da 5,36GB contenente 4.379 file di diversa dimensione e tipologia (immagini, testo, html, video, foto, applicazioni) e 536 sottocartelle e poi di decomprimere la stessa. L'operazione di compressione ha una forte dipendenza dalla memoria cache della CPU e dalla memoria RAM installata nel sistema. Quella di estrazione dipende molto, invece, dalla capacità della CPU di gestire le operazioni su interi. In tutti i casi, il software sfrutta abbastanza bene tutte le risorse (core) di CPU a disposizione.
  • Auto Gordian Knot (versione 2.55): software utile per effettuare backup di DVD o comunque operazioni di transcodifica video nei formati DivX ed XviD. Per le nostre prove utilizziamo il codec XviD che il tool installa di default ed eseguiamo il ripping di un completo DVD (Codice Swordfish) che per l'occasione abbiamo memorizzato su un disco fisso e lo "comprimiamo" in modo da farlo entrare su due CD.
  • Handbrake (versione 0.9.4): un software di transcodifica video open-source multipiattaforma e multithreaded con il quale effettuiamo una conversione video di un intero DVD (Codice Swordfish) in formato adatto per i dispositivi Apple iPod, iPhone e iPad.
  • Mainconcept H.264 (versione 1.6.1): tool di codifica video in grado di creare stream ad alta definizione compatibili con lo standard H.264.
  • DaCapo (versione 9.12): questa suite di benchmark permette di valutare il comportamento del sistema quando si utilizzano tool di sviluppo per Java. Esso include tutta una serie di applicazioni reali open source fra cui Tomcat, FOP, Eclipse, Batik, Xalan e altri. Nel nostro caso riportiamo il tempo complessivo necessario all'esecuzione di tutti i test.
  • ScienceMark 2.0: grazie a ScienceMark è possibile misurare le prestazioni del sistema in ambiente di calcolo spinto. Inoltre il software misura le prestazioni della memoria di sistema e della cache integrata nella CPU.

Di seguito i risultati dei benchmark sintetici per il comparto CPU, effettuati con la suite Sandra di Sisoft:

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Nè più nè meno quello che ci aspettavamo: il veloce Intel Core i7-2860QM, ammiraglia delle CPU i7 di fascia alta per notebook, detta legge in fatto di numeri puri, restituendo valori da prima posizione e distanziando gran parte della concorrenza di parecchie lunghezze. Il confronto con l'Intel i7-2820QM è d'uopo poichè la differenza risiede in pochi MHz in più di clock: i valori sono pressochè allineati tanto da rendere indifferente la scelta tra una soluzione e l'altra.

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Nel test CPU Multimedia di Sandra osserviamo valori da prima posizione per il calcolo in virgola mobile, mentre nelle operazioni sugli interi la macchina risulta leggermente affaticata, finendo in quinta posizione dopo l'Asus N53SV (dotato di Intel Core i7-2720QM).

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Le elevate velocità di clock vanno a toccare anche i valori di banda massima: il processore i7-2860QM, forte dei suoi 3.6 GHz in modalità turbo e 2.5GHz base, la spunta con un valore massimo pari a 58GB/s (+5GB/s rispetto al predecessore i7-2820QM).

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A valori minori corrispondono migliori risultati

A livello di latenze non ci siamo, nel senso che macchine meno performanti e dotate di processori più economici riescono a far meglio. Il valore, in questo caso è pari a 35ns, indietro di circa 14-15 ns rispetto ai top performer dotati di CPU Intel i5 di vecchia e nuova generazione.

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A valori minori corrispondono migliori risultati

Fritz Chess Benchmark fa perno sugli ambienti multi-core e riesce a sfruttare in pieno tutti i benefici apportati dalla nuova CPU: il risultato finale è da prima posizione, e migliora del 4% circa rispetto al predecessore i7-2820QM.

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A valori minori corrispondono migliori risultati

L'analisi delle performances del core singolo permette di trarre il massimo beneficio dalla modalità turbo, che spreme il processore sino all'ultimo MHz: i 3.6 GHz permettono di completare il calcolo dell'algoritmo molecular dynamics in 29.8 secondi, risparmiando dai 2 ai 3 secondi rispetto agli i i7-2820QM e 2720QM.

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A valori minori corrispondono migliori risultati

Sulla lunga distanza possiamo evidenziare un maggior guadagno: il tempo necessario per il calcolo dell'algoritmo primordia è pari a 161,6 secondi, limando circa 8 secondi rispetto al precedente top performer, Acer Aspire Ethos con i7-2820QM, e ben 11 secondi rispetto ad Alienware M17X-R3 dotato di i7-2720QM.


Il portatile Alienware M17X-R3 e' stato configurato con otto gigabytes di memoria DDR3-1333MHz in modalità dual channel, e può ospitare sino ad un massimo di 32 gigabytes, in stretta dipendenza dal tipo di CPU installata.

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Le performances di banda massima del sottosistema memorie permettono di individuare, nella macchina in prova, il nuovo re: con i suoi 18 GB/s l'Alienware M17X-R3 "by Nvidia" si piazza in prima posizione, guadagnando circa 400 MB/s rispetto ad Acer Aspire Ethos e ben 1.6 GB/s rispetto al nostro Alienware M17X-R3 dotato di hardware meno performante.

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Il Memory Test di Science Mark 32 conferma quanto appena rilevato, con l'unica differenza relativa ai valori medi che risultano essere un po' più bassi.

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Il Memory Test di PCMark Vantage considera più elementi oltre alle performances crude del sottosistema memorie, essendo parte di una suite orientata all'uso daily della propria macchina e ben distante dai freddi numeri dei benchmark sintetici. Il valore di 6144 punti parla chiaro, segno che la terna memorie - GTX580M - i7-2860QM detta legge nei confronti della concorrenza.


L'analisi di un sistema con applicazioni di transcodifica video e compressione dati permette di valutare correttamente le sue performance e definire un confronto corretto fra più modelli. Tali strumenti sono infatti abbastanza pesanti da gestire e richiedono una forte sinergia fra più sottosistemi.

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 A valori minori corrispondono migliori risultati

La potenza bruta della nuova CPU i7-2860QM la fa da padrone, e permette di rilevare i migliori tempi in assoluto in entrambe le tipologie di conversioni: con un valore complessivo di 255 secondi si riescono a limare 6 secondi dal tempo del precedente top performer, Acer Aspire Ethos con i7-2820QM; il distacco dalla macchina gemella M17X-R3 con hardware meno performante è di circa 18 secondi.

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A valori minori corrispondono migliori risultati

Anche nei test di encoding XviD la macchina in prova continua a reggere lo scettro: il tempo necessario ad effettuare la conversione è di 68 secondi, che abbassa di 3 secondi il valore restituito dal precedente top performer Acer Aspire Ethos; nei confronti del secondo M17X-R3 si registra un guadagno del 47% circa, tagliando il valore finale di ben un minuto.

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A valori minori corrispondono migliori risultati

I test di compressione pura senza variazione del formato fanno rilevare un valore finale di 63 secondi, che lima di 6 secondi quello dell'Acer Aspire Ethos con i7-2820QM, e di 21 secondi quello delle macchine N53SV di Asus e 5750G di Aspire.

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A valori minori corrispondono migliori risultati


La conversione di un DVD in formato iPod compatibile permette di rilevare un guadagno di 3 secondi rispetto al precedente top performer, segno che a parità di architettura vale la regola del MHz.

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La gestione degli archivi evidenzia l'ottima combinazione processore - memorie permettendo l'ottenimento di valori al top della gamma e migliorando rispetto "all'altro" M17X-R3 dell'11% circa: anche in questo caso il MHz conta.

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A valori minori corrispondono migliori risultati

Il test reale sulla compressione e decompressione di una cartella di files ci permette di individuare in che misura un processore più veloce può incidere sulla produttività complessiva del sistema a parità di hardware di riferimento: nelle operazioni di creazione dell'archivio si risparmiano, nel complesso, 37 secondi, vantaggio che si riduce a soli 8 secondi in quelle di estrazione dell'archivio, molto dipendente dalla componentistica di contorno (performances del disco fisso e del controller S-ATA).


Processori Dual-Core e Quad-Core con tecnologia Hyperthreading, modalità turbo che massimizza le prestazioni della CPU mantenendo lo stesso livello di consumi, buoni quantitativi di memoria e schede video piuttosto prestanti: questa è la ricetta dei moderni personal computers portatili che, oltre ai tradizionali compiti di intrattenimento domestico o produttività in mobilità, possono essere impiegati come vere e proprie postazioni di lavoro grafiche o da gioco, tanta è la cavalleria a disposizione. Nella seguente serie di tests vogliamo per l'appunto verificare il comportamento della macchina in prova nelle operazioni di calcolo intensivo, che mettono a dura prova tutta la combinazione di sottosistemi in dotazione, onde evidenziare inefficienze o virtù.

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I test Core Singolo e Multi Core di CineBench R10 mostrano nuovamente la bontà della CPU impiegata che, forte di una maggiore frequenza di clock, riesce a battere tutte le proposte concorrenti a parità d'architettura e non.

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Sorprendentemente la macchina in prova non ottiene il miglior valore nel test OpenGL! Le schede video AMD hanno molto da dare, nonostante siano inferiori per costo rispetto a GTX 580M: Radeon HD 6870M regge saldamente la prima piazza, mentre Radeon HD 6770M (HP Pavilion DV6 6180EL) ottiene un discreto vantaggio rispetto all'ammiraglia in verde.

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A valori minori corrispondono migliori risultati

Il rendering di una scena 3D effettuato con PovRay 3.6 fa perno nuovamente sulla sola CPU, e ne trae i benefici derivanti dall'elevata velocità del singolo core: i 249 secondi necessari a completare il test rappresentano un netto miglioramento rispetto a 261 secondi dell'Acer Aspire Ethos (probabilmente affetto da fenomeni accentuati di throttling) ed i 266-267 secondi delle altre macchine basate su i7-2720QM (M17X-R3 della redazione ed Asus N53SV).

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Il test CPU di CineBench R11 conferma la supremazia del Core i7-2860QM rispetto alla concorrenza, ma ottiene un vantaggio solamente marginale.

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Infine il test OpenGL di CineBench R11, che conferma che i valori ottenuti nei vari test di CineBench R10 non sono casuali: le schede video di casa AMD si comportano meglio rispetto alle controparti NVIDIA, finendo tra le posizioni più elevate della classifica e relegando GTX 580M in seconda piazza.


Questa serie di test mira ad individuare le prestazioni della macchina in prova in condizioni di impiego generico. L'idea è quella di sedersi avanti al computer e di effettuare operazioni che possono tranquillamente avvenire nella quotidianità della giornata lavorativa.

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A valori minori corrispondono migliori risultati

La macchina si accende in 52 secondi e si spegne in appena 21 secondi, grazie all'installazione effettuata da Alienware che non prevede bloatware od altro software inutile. La ripresa da ibernazione richiede soli 23 secondi. Il guadagno complessivo rispetto all'Alienware M17X-R3 di laboratorio è pari a 3 secondi; i tempi restituiti valgono la quarta piazza alla configurazione scelta da Nvidia per questo prodotto.

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A valori minori corrispondono migliori risultati

L'esecuzione del test JAVA con la suite di benchmark DaCapo permette di rilevare il miglior tempo in assoluto. I 60 secondi richiesti dalla macchina in prova limano di circa 5 secondi i tempi ottenuti da Acer Aspire Ethos con processore i7-2820QM, e di 27 secondi quelli restituiti da Asus N53SV con i7-2720QM.

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A valori minori corrispondono migliori risultati

Le maggiori velocità di clock del microprocessore i7-2860QM fanno rilevare valori da prima posizione, limando quasi un secondo rispetto al precedente tempo di riferimento (21,1 secondi dell'Alienware M17X-R3 di laboratorio).

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Geekbench 2.1.6 è un benchmark sintetico che ci permette di misurare le performances complessive di un computer tramite un singolo valore per ogni sottosistema ed un valore di sintesi finale. Quello della macchina in prova dimostra di essere il migliore in assoluto, anche se Acer Aspire Ethos dimostra di non essere da meno!


Vediamo il comportamento della macchina in esame con alcuni titoli che, da qualche tempo, usiamo come riferimento.

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La macchina in prova è dotata di una delle combinazioni di GPU - CPU più potenti attualmente disponibili in commercio, e finisce inesorabilmente in prima piazza con il 3DMark 2006 senza possibilità alcuna della concorrenza di controbattere. Pace.

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In Far Cry 2 la macchina in prova restituisce valori quasi doppi rispetto all'Alienware M17X-R3 della redazione con Core i7-2720QM e Radeon HD 6870M; tali numeri sono maggiori, inoltre, di quelli restituiti dalle veloci Radeon HD 5870 e 5850 e Geforce GTX 285 - 275 per macchine desktop. Del resto ce lo aspettavamo: GTX 580M altri non è che GTX 560Ti in miniatura.

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Il confronto con la concorrenza mobile non lascia molta possibilità di risposta da parte degli avversari, che risulta essere in ogni caso sensibilmente più lenta. I 200 euro spesi in più per GTX 580M si fanno sentire, eccome...

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In Devil May Cry 4 rileviamo valori da prima piazza, perfettamente allineati a quelli di Geforce GTX 285 e decisamente superiori rispetto a Radeon HD 5870-5850 ed Alienware M17X-R3 con HD 6870M e processore i7-2720QM.

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Anche in Stalker: Clear Sky la combo di cui sopra detta legge, ma Radeon HD5870 riesce a recuperare un po' di terreno.

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Infine The Last Remnant, capolavoro di Squaresoft Enix che non riesce a mettere in difficoltà il sistema in prova: i valori medi sono a metà strada tra quelli della nostra configurazione gaming da laboratorio con GeForce GTX 285, Radeon HD 5870 e Radeon HD 5850, fornendo un valore di FPS sufficiente a garantire una perfetta esperienza videoludica.


La parte che un pò tutti aspettavano: come si comporta la più potente GPU Mobile di casa Nvidia se messa sotto torchio con Antialiasing, 3D e PhysX? Scopriamolo insieme.

Chiariamo innanzitutto un punto onde evitare di vedere gente storcere il naso. L'impatto prestazionale a seguito dell'attivazione della modalità 3D è forte per via della tecnica utilizzata, che impone il rendering doppio di ogni singolo fotogramma, da sovrapporre mediante gli Shutter Glasses forniti da Nvidia per creare l'effetto 3D. L'impiego di un monitor da 17.3" riduce parzialmente il problema perchè permette di utilizzare risoluzioni inferiori al Full HD 1080p, scaricando la GPU di parte del pesante carico di lavoro ed ottenendo comunque uno spettacolare effetto visivo poichè e' difficile che l'occhio si accorga delle imperfezioni di una risoluzione minore.

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La macchina non mostra segni di cedimento con Far Cry 2: i valori spaziano tra un massimo di 123,8 FPS alle risoluzioni più basse sino a giungere a 31,4 FPS in modalità Full HD con 3D attivo ed antialiasing 4x. L'esperienza di laboratorio ci ha permesso di confermare che, giocando in modalità 3D con questo titolo, è possibile impiegare una risoluzione compresa tra i 1280x800 ed i 1600x900 pixels senza antialiasing (rispettivamente, prestazioni di 57,8 FPS e 52,6 FPS): l'effetto 3D è così forte e coinvolgente che è davvero difficile rendersi conto della bassa risoluzione e di qualche linea scalettata.

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Stalker: Clear Sky è stata un'altra piacevole scoperta se giocato in 3D. Colpisce soprattutto la complessità delle strutture (capanne, case) ben posizionate nello spazio, che contribuiscono a quella sensazione di "mi sto avvicinando" quando si cammina in quell'effettiva direzione. La risoluzione di 1600x900 senza AA sembra la più indicata per godere della full immersion 3D (38,2 FPS)... o, almeno, possiamo dire che il nostro occhio non si è accorto di differenze sostanziali con la modalità a 1920x1080p AA 3D.

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Mettiamo i valori rilevati nel benchmark per sola informazione, dato che questo titolo è infruibile in modalità 3D (le scene appaiono proiettate all'interno del monitor, ma restano comunque piatte): 60 FPS in ogni caso, limitato via software. 3D da attivare solo se vi piace vedere l'HUD flottante a mezz'aria.

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Un gioco incantevole che in 3D diventa mozzafiato, seppure siano presenti alcuni difetti grafici dipendenti dal motore stesso (NVIDIA avverte che questo titolo non è presente nella lista dei "supportati da 3DVision). Tranquillamente, 1080p con dettaglio grafico massimo: la GTX 580M digerisce bene il carico di lavoro. Interessanti le scene in volo, con i vari draghi che si muovo per tutta la profondità del quadro visivo.

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Nasce per il 3D ed impiega un motore grafico capace di sfruttare recenti tecnologie video: Mafia II è un paradiso per gli occhi che merita di essere giocato in 3D. Molto interessanti le scene di guida con annessi sorpassi e le sparatorie. Per la configurazione video, siamo riusciti a cogliere differenze tra risoluzioni 3D di 1280x720 e 1600x900 con e senza AA; indistinguibili, invece, i casi a 1600x900 AA e 1920x1080p non AA. Scegliete 1600x900 3D NON AA (40 FPS) per una eccellente esperienza videoludica; attivate pure l'AA (a prezzo di leggeri rallentamenti) se riuscite a percepire quella linea scalettata di un'autovettura mentre state guidando a 110 Km/h. Ed, in quel caso, diteci dove abitate perchè vi veniamo a stringere la mano!

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L'attivazione di NVIDIA PhysX comporta una resa video eccellente con effetti davvero belli da vedere; altresì comporta un decadimento prestazionale talmente evidente che, sebbene non infici sulla giocabilità in modalità standard, rende del tutto infruibile la visualizzazione in 3D. Peccato.

Infine Batman: Arkham City, l'ultimo capitolo della saga Batman distribuito via Steam ed appositamente progettato per l'impiego di tutte le tecnologie video di ultima generazione. I primi test mostrano che le prestazioni in FPS prodotte dalla veloce GeForce GTX 580M sono sufficienti per godere del titolo in qualsiasi condizione o dettaglio, con o senza impiego della modalità 3D.

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Il supporto della modalità di antialiasing FXAA è interessante poichè permette di aumentare il livello di dettaglio grafico a scapito di una leggera decurtazione delle prestazioni, sicuramente inferiore a quella derivante dal tradizionale FSAA 4x.

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Infine, osserviamo cosa succede attivando diverse combinazioni di effetti video come PhysX, FXAA e 3D. In questo caso si osserva che la sola combinazione 3D + PhysX è proibitiva a risoluzioni superiori a 1366x768 per via dell'evidente impatto prestazionale che genera. E' chiaro che si finisce nel campo delle soluzioni video Multi-GPU (Alienware M17X-R3, contrariamente al suo predecessore R2, non supporta l'installazione di due schede video in contemporanea), ed è un peccato perchè vedersi arrivare in faccia schizzi d'acqua e pezzi di vetro mentre si gioca è davvero d'effetto!


Domanda che spinge a riflettere. L'acquisto di un personal computer gaming, sia desktop che notebook, impone alcune scelte obbligate che possono risultare dispendiose e che, a giochi fatti, potrebbero anche lasciare con l'amaro in bocca. E' bene sapere cosa si mette nel carrello della spesa ed essere preparati al possibile risultato, onde evitare di ritrovarsi con spiacevoli sorprese.

  • In primis, per avere il corretto supporto è necessairio l'acquisto di una scheda video NVIDIA Geforce che, per ovvie ragioni, non può essere inferiore a GTX 560Ti: la creazione di una scena 3D, infatti, è processo che sottopone l'acceleratore grafico a notevoli carichi di lavoro, ed è bene che sia abbastanza potente onde evitare di trovarsi a piedi quando si vanno a specificare le impostazioni di dettaglio grafico "elevate". Indi, GTX560Ti o superiori (che, in questi giorni, costa non meno di 180 euro).
  • Sulle macchine portatili c'è la scelta obbligata di effettuare l'upgrade a GeForce GTX 580M (nella macchina in prova costa 200 euro in più rispetto al prezzo della configurazione originale): questo perchè il modello base, GTX 560M (non consideriamo modelli inferiori perchè nel gaming 3D servono a poco o niente), non riuscirebbe a digerire il doppio carico di lavoro, a meno che non vi stia bene giocare a risoluzioni di 1366x768 punti che potrebbe essere la scelta ottimale solo con un monitor da 15".
  • Poi bisogna pensare al kit 3D Vision. Nella versione base, sprovvista di ricevitore, si devono spendere circa 120 euro; qualora il vostro sistema fosse sprovvisto di ricevitore dovrete prendere la versione con modulo USB ad un prezzo leggermente superiore. Esistono molti modelli di monitor con ricevitore integrato, prendeteli in considerazione al momento di scegliere!
  • Infine il monitor, che deve essere un modello apposito da 120 Hz. Ricordate che più è grande la diagonale visiva, maggiore deve essere la risoluzione di quadro onde evitare visibili decrementi della qualità dell'immagine quando, per guadagnare qualche FPS, si deve ridurre la risoluzione. Se si vuole giocare in modalità Full HD bisogna ritornare al primo punto e scartare a priori GeForce GTX 560Ti (a favore di un modello più potente, si intende).

Parlando degli occhialini, dobbiamo dire che sono stati migliorati rispetto alla prima revisione. A parte la colorazione opaca derivante dal rivestimento soft touch ed i bei inserti in alluminio spazzolato, rileviamo che il lavoro di ri-progettazione è stato davvero egregio: le lenti sono molto più grandi rispetto al precedente a garannzia di una maggiore area visiva ed ingresso di luce; l'intera montatura è stata disegnata per essere indossata assieme agli occhiali da vista tradizionali nella massima comodità, senza il fastidioso effetto di occhiali su occhiali: un prodotto finalmente comodo, da indossare senza controindicazioni.

3DVision
Nvidia 3DVision 2: lenti più grandi e montatura comodissima, indossabile sopra gli occhiali da vista

Beh, che dire, è ora di mettersi gli occhiali! Avviamo un novello-gioco-casuale-randomico-ahem-Skyrim-ho-detto-qualcosa-? e vediamo che succede. Bella la presentazione, bella la musica! ooooohhhh creiamo il personaggio e...e...e...e. Non c'è niente da dire. C'è solo da rimanere estasiati. Parla uno che ha passato 600 e più ore di gioco su Skyrim e vi dice solo questo: WOW! Se la nuova ondata di giochi 3DVision ready è così realizzata, che cosa ci verrà proposto in futuro?

E' molto difficile raccontarvi quel che vedo. Immaginate che il vostro schermo LCD non sia piatto, bensì cubico, un cubo con un lato molto lungo tale da generare una profondità di campo decisamente estesa. Al suo interno, il paesaggio, con oggetti posizionati ad arte nello spazio e ben distanziati l'un l'altro. Ci si muove nell'ambiente, e davvero si ha la sensazione di essere li.

Arriva un drago, vola intorno a noi, si prepara ad attaccare! Meglio raggiungere quella torre diroccata poco più avanti...no...aspetta, sembrava poco più avanti, in realtà è molto lontana, bisogna correre ed anche veloce. Ed ecco che erba, cespugli, colline e discese si parano avanti agli occhi nella corsa, con la furia degli elementi che si scatena alle nostre spalle (ma proprio il drago di fuoco ci doveva capitare?). Un momento...è tempo di sfoderare la spada e far vedere chi è che comanda. FUS - RO - DAH! Che la legge del Dovakhiin venga rispettata.

Nord
Skyrim rende particolarmente bene in 3D, con paesaggi che si estendono in profondità
e che permettono di cogliere l'ampiezza delle scene

La cosa che colpisce di Skyrim 3D è il lavoro fatto sulla profondità dei paesaggi. Gli oggetti vicini sembrano davvero vicini, mentre quelli lontani sono effettivamente posizionati più avanti rispetto all'area in cui il personaggio si muove, e l'effetto sfocatura non fa altro che accentuare questa sensazione. Se a tutto ciò si aggiunge una mappa enorme ed una tipologia di gioco free-roaming, si può avere un chiaro quadro del senso di libertà che il gioco stesso può offrire. I prodotti GeForce GTX 560Ti e GeForce GTX 580M sembrano digerire molto bene questo capolavoro, a patto di non eccedere con la risoluzione video.

Un altro titolo da giocare in 3D che caldamente consigliamo di aggiungere alla vostra collezione è l'ultimo capitolo della Saga Batman: Arkham City. Questo gioco è fondamentalmente simile al predecessore, ma è sviluppato in modo che l'effetto profondità sia davvero intenso e garantisca la stessa sensazione di correre in mezzo al paesaggio stile Skyrim, garantendo il senso della distanza e permettendo al giocatore di ottenere maggiori informazioni sulle strategie dei nemici (carpirne il percorso, il tempo necessario all'avvicinamento, punti chiave per nascondersi ed altre amenità tattiche similari).

Batman
Bisogna picchiar sodo se si vuol sopravvivere, in Arkham City!

Il pregio di Batman: Arkham City sta nell'impiego della tecnologia di antialiasing intelligente FXAA, che massimizza la qualità grafica con impatto prestazionale pressochè inesistente, tale da permetterne l'uso anche in modalità 3D con massima gioia per i nostri occhi. Il piatto forte riguarda la massiva implementazione di PhysX che, accoppiata a 3DVision, lascia il segno: scoppi di vetri, schizzi d'acqua, effetti luce e fuoco vi arrivano direttamente in faccia creando una situazione talmente realistica che, talvolta, può rallentare nell'azione perchè si deve effettivamente capire cosa sta succedendo. Peccato che l'attivazione di PhysX modifichi il gioco in maniera così radicale che, una volta provato, non se ne possa fare a meno, e che PhysX + 3DVision davvero non vanno d'accordo con acceleratori video di fascia media come GTX 560Ti! Dovete prepararvi ad uno sforzo economico maggiore poichè qui GTX570/580 o SLi di GTX 560Ti serve davvero.


Le modalità con cui sono stati effettuati i test sui display LCD le potete leggere in questa pagina. Vi consigliamo di leggerle prima di continuare a meno che non abbiate una certa familiarità con le nostre procedure. Di seguito potete trovare i risultati ottenuti con i monitor dei due modelli di notebook Alienware M17X R3.


Gamut. A sinistra il monitor 1600x900, a destra quello Full HD 1080p

La curva di Gamut del display 1080p mostra una maggiore fedeltà dei colori rispetto a quella del display da 1600x900 pixel seppure si resta ancora lontani da quella ottimale RGB (linea verde).


Uniformità della retroilluminazione: IRE 100%. A sinistra il monitor 1600x900, a destra quello Full HD 1080p


Uniformità della retroilluminazione: IRE 50%. A sinistra il monitor 1600x900, a destra quello Full HD 1080p

La retroilluminazione sembra essere maggiormente uniforme per il display Full HD che quantomeno mostra una distribuzione simile al variare dell'IRE.


Andamento della curva gamma.  A sinistra il monitor 1600x900, a destra quello Full HD 1080p

Infine la curva gamma: anche in questo caso è il display Full HD ad avere la meglio avvicinandosi al valore standard di 2,2. Quello che invece stupisce è la curva della temperatura colore che mostra una variazione eccessiva con IRE al di sotto del 40%. Il display 1600x900 mostrava una situazione decisamente migliore.


Alienware ha lasciato il segno, nel vero senso della parola. La precedente esperienza più che positiva con l'M17X-R3 non 3D della redazione viene letteralmente spazzata via dalla nuova espressione di potenza garantita dalla configurazione con NVIDIA GTX 580M, Core i7-2860QM e schermo Full HD 1080p 120Hz 3D: i giochi, che prima si muovevano velocemente, ora mettono il turbo e vedono il rispettivo valore in FPS schizzare in aria, cosa che permette di spingere all'ennesima potenza con elementi come dettagli grafici, filtri AA ed AF ed applicazione di tecnologie moderne come PhysX e 3D Vision.

Il Core i7-2860QM è la più veloce CPU mobile attualmente in commercio (se non si considera la versione Extreme, si intende, che costa moltissimo): le performances sono così elevate che non si rimpiange affatto il classico desktop con Core i5-2500k od i7-2600k, permettendo di utilizzare la propria macchina anche per tasks di produttività piuttosto gravosi come rendering video e creazione di scene 3D. Nell'uso domestico vediamo che tutto si "muove" più veloce: gli archivi zip vengono creati o decompressi in tempo minore, le creazioni in PDF vengono convertite immediatamente in pochi secondi, possono essere eseguiti più applicativi pesanti in contemporanea e lasciare in background il browser web (magari con un filmato youtube) pronto ad essere richiamato al volo. Sia chiaro: il Core i7-2720QM della nostra macchina è molto veloce, ma il passaggio ad una CPU con cache L3 maggiore (+2MB) e ben 200/400MHz in più, rispettivamente, in modalità standard e Turbo, si è fatto sentire, e ci ha permesso di cogliere differenze che, con step minori, non avremmo avvertito.

Il kit NVIDIA 3DVision 2 piace. Il miglioramento rispetto alla precedente versione è sostanziale: lenti grandi che permettono un maggior ingresso di luce rendendo le scene più luminose, montatura ergonomica che permette anche l'impiego di occhiali da prescrizione, autonomia decente in modalità batteria e rivestimento soft touch che crea quella sensazione di morbido, piacevole a contatto con la pelle del viso. Piace anche la risposta in termini di attivazione o disattivazione della modalità 3D: se si smette di guardare lo schermo e ci si gira altrove, questi si spengono immediatamente per consentirci la visuale, per poi riattivarsi in pochi istanti non appena si torna a puntare lo schermo.

Infine, la GeForce GTX 580M, punta di diamante di casa NVIDIA che, nel segmento mobile, si batte ai ferri corti con Radeon HD 6990M venduta allo stesso prezzo. Se volete giocare seriamente su di un notebook, queste sono le GPU su cui puntare: in particolare la GTX 580M provata offre prestazioni elevatte, superiori nella maggior parte dei casi alle controparti desktop Radeon HD 5850 e 5870 ed alla potente ma vetusta GeForce GTX 285, e quasi in linea con quelle di GTX 560Ti (del resto i chip sono simili, sono le frequenze di clock ad essere state adattate all'uso notebook). Digerisce con pochi problemi la gestione di NVIDIA 3DVision, e vi permette di fruire di contenuti ad alto impatto visivo con compromessi ridotti (risoluzioni di 1600x900 punti sono molto buone su di un monitor da 17.3" ed, in modalità 3D, praticamente indistinguibili dalle varianti Full HD 1080p).

Il gioco vale la candela? Si. E non c'è molto da dire. Una volta provato l'effetto 3D o l'implementazione dei contenuti PhysX sui titoli di nuova generazione non se ne può più fare a meno. Parola di giocatore.